Emergenza Coronavirus: Leonardo, braccio di ferro sullo stop

I sindacati chiedono il blocco dell’attività, l’azienda ribatte: ai dipendenti garantita la massima sicurezza

Una manifestazione sindacale della Whirlpool: Cassinetta chiusa almeno fino al 27 marzo

Una manifestazione sindacale della Whirlpool: Cassinetta chiusa almeno fino al 27 marzo

Varese, 24 marzo 2020 - La stretta del Governo sulle attività produttive ha lasciato scontenti i sindacati. Il decreto ha ridotto il numero di categorie produttive che possono continuare l’attività, ma per le parti sociali si è trattato di una misura riuscita solo a metà. "Tra le dichiarazioni del presidente del consiglio e il decreto pubblicato notiamo uno scarto notevole – commenta il segretario della Cgil di Varese Umberto Colombo – Si era detto che si fermava tutto e restavano aperte solo le attività indispensabili, in realtà le maglie sono più larghe".

Ottanta le tipologie di aziende che possono continuare la produzione, riconosciute come servizi essenziali. Ma secondo i sindacati l’elenco comprende anche settori che di necessario in questo momento hanno poco o nulla. E si registrano le prime proteste. "Mercoledì ( domani, ndr) – continua Colombo – si terranno in Lombardia gli scioperi dei metalmeccanici e dei chimici per chiedere che si fermino le produzioni non essenziali e anche le aziende in cui non sono rispettate le condizioni di sicurezza".

Tra i settori più sotto stress la grande distribuzione. "Chiediamo una riduzione degli orari dei supermercati – dice Colombo – i lavoratori sono molto esposti all’emergenza e hanno diritto al riposo e ci deve essere il tempo per sanificare gli ambienti". A tutela della salute dei lavoratori è in atto un controllo continuo da parte delle rappresentanze sindacali interne. Cgil, Cisl e Uil vogliono arrivare però anche dove non sono attivi questi soggetti. "Chiederemo alla Prefettura – annuncia Colombo – che si possa fare il punto della sicurezza anche nelle aziende più piccole, affinché vengano rispettati i protocolli". I sindacati varesini attendono novità che potrebbero arrivare dal video-confronto di oggi tra il Governo e le segreterie nazionali.

In provincia la situazione varia da fabbrica a fabbrica. Il sito Whirlpool di Cassinetta è fermo. Fino a venerdì 27 marzo ci sarà una settimana di cassa integrazione con causale Covid-19, e la chiusura potrà essere prorogata fino al 3 aprile. Diversa la realtà di Leonardo. "In questo caso c’è un problema aperto – commenta Nino Cartosio, segretario della Fiom Cgil di Varese – al momento non c’è la disponibilità dell’impresa a sospendere l’attività, cosa che a noi pare doverosa visto che non si sta lavorando su mezzi coinvolti nell’emergenza sanitaria".

In serata l’azienda, presente nel Varesotto a Samarate, Sesto Calende e Vergiate (ex AgustaWestland) e Venegono Superiore (ex Alenia Aermacchi) ha precisato la sua posizione con una nota: "Leonardo è consapevole del momento difficile che vive il Paese. Ribadiamo il massimo impegno per garantire ai lavoratori il massimo standard di sicurezza. Il nostro è un settore altamente strategico e il nostro obiettivo è garantire la continuità produttiva ma senza alcun compromesso sulla sicurezza e la salute".