Le nuove Rodari? Disegnate dai bambini

Il progetto della riqualificazione delle primarie porta la firma delle scolaresche. Ora dalla Regione si attendono 7 milioni di euro

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di Sara Giudici

Colorata con aule dedicate alle singole attività e soprattutto con la piscina. È come i trecento bimbi della scuola elementare Gianni Rodari di via Toti vorrebbero la loro futura scuola. Tutti gli alunni sono stati coinvolti dall’Amministrazione e dai docenti nella partecipazione del nuovo bando per la riqualificazione dell’istituto scolastico. Il progetto è stato presentato ieri in Municipio con un video che mostrava i disegni di aule mobide, fatte di acquari o tutte da colorare. In sostanza in una giornata tutti gli alunni dalla prima elementare alla quinta sono stati coinvolti nella progettazione della scuola.

Tutti hanno dato il proprio contributo: i piccoli hanno colorato i grandi hanno disegnato e dato le proprie idee. Coi 300 elaborati grazie al lavoro delle insegnati e dei tecnici comunali è stato realizzato un video che è parte integrante dello studio di fattibilità dell’Amministrazione comunale in risposta al bando di regione Lombardia per ottenere i 7 milioni necessari alla realizzazione della nuova scuola. "Con l’assessore ai Lavori Pubblici e quello alla Pubblica Istruzione volevamo porre l’accento su un aspetto particolare del nuovo percorso di ricerca e ottenimento dei fonti per la nuova scuola – ha spiegato il sindaco Augusto Airoldi – abbiamo aggredito un nuovo bando che richiedeva anche una partecipazione dei ragazzi. Con il contributo del personale docente e i ragazzi è stato realizzato questo video. I nostri ragazzi sono molto fantasiosi e molto indirizzati verso quelli che diventeranno i contenuti della nuova struttura".

Dopo i ringraziamenti dell’assessore Gabriele Musarò che ha parlato "di un esempio di cittadinanza attiva" Francesca Pozzoli delegata ai Lavori Pubblici ha raccontato come il bando e quindi anche la proposta dell’Amministrazione preveda "una scuola innovativa per la modalità con cui è stata realizzata ma anche nel modo di viverla". "Si aprirà all’esterno in modo polifunzionale con spazi per eventi e mostre e una palestra usabile anche per eventi sportivi". "Grazie ai ragazzi e alle insegnanti – ha rimarcato la preside Rizzo – abbiamo parlato di agorà, una scuola aperta non un’aula chiusa".