Lacrime per Bobo, silenzio da Bossi A Napoli striscione choc degli ultras

Domani i funerali a Varese. Il Senatur lascia l’ospedale e promette: sarò all’assemblea del Comitato Nord

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di Gabriele Moroni

Nella bara i familiari hanno deposto una copia di "Il Viminale esploderà", thriller scritto dall’uomo che era stato per due volte ministro dell’Interno. Sfilano in tanti nella camera ardente allestita per Roberto Maroni. È il commiato del "barbaro" sognante e gentile e insieme lucidamente determinato in politica, del leghista di antica fede che seppe essere uomo di trattative, negoziati, governo.

Non è stato ancora deciso se saranno funerali di Stato quelli che verranno celebrati domani mattina nella basilica di San Vittore, a Varese. È annunciata la presenza del premier Giorgia Meloni. Il saluto della Lega di governo, con il ministro Roberto Calderoli che tesse l’elogio di "una grande persona, grande politico e grande ministro". Quasi a fare da contraltare c’è il perdurante silenzio pubblico di Umberto Bossi, che di Maroni fu scopritore e mentore, nella grande “culla“ varesina del Carroccio, prima che dissidi profondi dividessero strade politiche e destini umani.

Se Bobo il diplomatico esce di scena, il patriarca si appresta a rientrarvi. Bossi dice e ribadisce il suo "Voglio esserci" ai familiari e ai pochissimi ammessi nella sua stanza all’ospedale di Circolo di Varese, dove è ricoverato da sabato, dopo un malore causato da un’ulcera gastrica. Salvo cambiamenti, verrà dimesso nella giornata di oggi. Il vecchio condottiero non vuole assolutamente mancare all’appuntamento di domenica mattina, al castello di Giovenzano, nel Pavese. Sarà il primo incontro pubblico del Comitato Nord, il gruppo voluto da Bossi con l’obiettivo dichiarato di "riconquistare gli elettori del Nord, visto il risultato elettorale del 25 settembre, per rilanciare la spinta autonomista". Soddisfatti dei risultati raggiunti finora i coordinatori incaricati da Bossi di tessere le fila dell’organizzazione: Angelo Ciocca, plurivotato parlamentare europeo, e Paolo Grimoldi, nella Lega dal 1991, fondatore e poi coordinatore dei Giovani Padani, ultimo segretario eletto della Lega Lombarda, ex deputato.

Il vorticoso tour lombardo ha permesso di raccogliere le iscrizioni di un migliaio di militanti e di oltre mille sostenitori. Nelle ore del congedo di Roberto Maroni l’offesa dello striscione di un gruppo ultras apparso nella notte a Napoli e poi rimosso: "Maroni, volevi vederci morti ... ma noi abbiamo visto morire te! Mai tesserati". Il riferimento è alla “tessera del tifoso“, introdotta da Maroni, ministro dell’Interno nel governo Berlusconi, nel 2009. Chiosa ancora Calderoli: "Vergogna e disgusto per lo striscione ripugnante esposto a Napoli".