Vaccino Covid, la terza dose arriva a Monteviasco

Infermieri e medici accompagnati dai carabinieri in aiuto dei "senior" nel paese isolato da tre anni

Migration

Con i primi fiocchi di neve è arrivata anche la terza dose. A Monteviasco, il borgo di montagna in provincia di Varese, il vaccino "booster" per gli anziani è stato consegnato direttamente a piedi. È questa la strana normalità per il paesino che è isolato da tre anni, da quando, a novembre 2018, in un incidente perse la vita lo storico manutentore della funivia che collega la località a Ponte di Piero. Da quel momento, infatti, l’impianto, unico mezzo che collega la località alla valle, è chiusa e ancora oggi al centro della vicenda processuale. Un disagio non da poco perché per raggiungere la località di montagna dove vivono sei persone è possibile arrivare solo dopo una salita di oltre un’ora. A occuparsi della consegna lunedì sono stati ancora una volta i carabiniere della stazione di Dumenza (Compagnia di Luino). Da tre anni ormai i militari che di solito percorrono il tragitto (1.400 gradoni) per trasportare rifornimenti e posta, lunedì hanno messo negli zaini i vaccini per garantire la copertura vaccinale ai sei residenti più anziani. Una vera e propria impresa. A scortare i militari, minuti di ramponi, il medico Claudio Bianchi e l’infermiera Enrica Rossi della Asst Sette Laghi. La somministrazione del vaccino è avvenuta in una stanza messa a disposizione dal Comune, scaldata da una stufa a legna.

Ancora una volta il problema è stato risolto grazie alla collaborazione delle forze dell’ordine. Al principio del lockdown Monteviasco era stato eletto a località simbolo della lotta al virus. Con l’apertura della campagna vaccinale, l’11 marzo scorso, era stato lo stesso Guido Bertolaso a salire in vetta a bordo di un elicottero per consegnare le prime dosi di vaccino Moderna.