La benzina costa sempre di più, e la Lega (che è al governo) chiede a Draghi d’intervenire

Nei Consigli comunali del Varesotto presentata una mozione "da spedire a Roma" con un obiettivo: abbattere subito accise e prezzo del carburante

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L’aumento del costo della benzina continua a pesare sulle tasche dei cittadini: un problema in merito al quale la Lega interviene a livello locale. In questi giorni il Carroccio sta presentando in tutti i Consigli comunali del territorio una mozione per impegnare le Giunte comunali a fare pressione sul Governo per un intervento urgente contro i rincari dei carburanti. Un’analoga iniziativa politica viene portata avanti in Parlamento dai deputati e senatori leghisti eletti in Lombardia.

"Chiediamo al Governo di agire (di cui loro fanno parte, ndr) sulla tassazione dei carburanti per un intervento immediato, sempre rinviato in passato da ogni maggioranza, divenuto improcrastinabile", dichiara il referente provinciale di Varese Stefano Gualandris. La Lega chiede al Governo di intervenire con urgenza scegliendo tra due misure temporanee: la non applicazione dell’accisa sui carburanti (che si aggira oltre i 70 centesimi al litro), oppure in alternativa l’introduzione di un’aliquota Iva ridotta sul carburante, fino al ripristino del livello dei prezzi medi comparabili con quelli dell’ultimo trimestre dell’anno 2019. "A riguardo ricordiamo che, ad esempio - dicono dalla Lega di Varese - tagliare di 20 centesimi l’accisa in Italia determinerebbe un risparmio per i consumatori di 25 centesimi e costerebbe 1,3 miliardi a trimestre".

I prezzi nei distributori intanto si attestano tra 2,15 e 2,30 euro al litro nel varesotto (per il self), con valori simili per benzina e diesel. Torna così in voga il pendolarismo del pieno verso la vicina Svizzera (dove il costo è intorno ai 2 euro), vista anche la recente abolizione della carta sconto.