La battaglia di Biumo riletta oggi "Invita i giovani al volontariato"

L’esempio dei Cacciatori delle Alpi è stato al centro della riflessione di Leonardi, presidente dell’Associazione Carabinieri

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di Lorenzo Crespi

È ancora attuale, anche a 163 anni di distanza, il messaggio della battaglia di Biumo, che venne combattuta a Varese il 26 maggio 1859. L’esempio dei Cacciatori delle Alpi, che furono protagonisti in quel giorno storico per la città, è infatti capace di portare insegnamenti anche in un mondo così diverso come quello di oggi. La riflessione è stata al centro dell’intervento ufficiale tenuto da Roberto Leonardi, presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Varese, in occasione della commemorazione della battaglia organizzata dall’associazione "Varese per l’Italia 26 maggio 1859". L’evento si è svolto nel pomeriggio di ieri, con il corteo che ha attraversato il centro con partenza dal Tribunale. Associazioni d’arma, autorità e gruppi in divise storiche hanno raggiunto corso Matteotti accompagnati dalla Banda di Marchirolo, mentre da piazza XX Settembre si muoveva invece la Fanfara dei Bersaglieri Vidoletti di Vergiate. Dopo due anni di stop causa Covid si è ripetuta la tradizione della sfilata, che si è conclusa sotto il monumento del Garibaldino. Qui Leonardi ha ricordato i fatti di Biumo, con una ricostruzione storica utile soprattutto ai più giovani, destinatari anche dell’ultimo passaggio del suo discorso, in cui ha invitato le generazioni del 2000 a trarre ispirazione dai giovani di allora, i Cacciatori delle Alpi, spendendosi in prima persona in attività di volontariato a favore della città. "Che i nostri giovani di oggi - ha detto - prendano esempio dai giovani risorgimentali, abbandonando stili di vita egoistici e individualistici".