Pilota britannico attraversa l’emisfero boreale: in volo su autogiro made in Varese

James Ketchell ha compiuto l'impresa a bordo di un velivolo costruito dalla besnatese Magni Gyro

James Ketchell a bordo dell’autogiro utilizzato per sei mesi nei cieli del mondo

James Ketchell a bordo dell’autogiro utilizzato per sei mesi nei cieli del mondo

Besnate (Varese), 1 dicembre 2019 - Il nome della Magni Gyro, storica azienda aeronautica con sede a Besnate, ha fatto il giro del mondo grazie all’impresa compiuta dal britannico James Ketchell, che ha attraversato tutto l’emisfero boreale a bordo di un autogiro al 100% varesino. Si tratta di un velivolo biposto, omologato in Italia come ultraleggero. Un settore che vede l’azienda della famiglia Magni tra i produttori leader a livello mondiale. Sono già 1.250 gli esemplari venduti, un’ottantina quelli prodotti annualmente. Una diffusione ampia in tutto il globo, che ha fatto sì che l’avventuriero inglese, non nuovo ad esperienze di questo tipo, venisse a contatto proprio con la ditta di Besnate.

«Ho imparato a volare nel Regno Unito su un autogiro della Magni Gyro qualche anno fa – ha spiegato Ketchell, ieri in visita all’azienda – Il mio istruttore mi ha portato qui in Italia a conoscere la famiglia Magni ed è nato subito un bel feeling che mi ha spinto a intraprendere questa impresa». E così, lo scorso marzo, il 37enne inglese è partito dalla sua madrepatria, nell’Hampshire, per un viaggio che lo ha portato a sorvolare prima l’Europa, poi la Russia nella sua totalità fino ad attraversare lo Stretto di Bering, l’Alaska, il Canada e gli Stati Uniti, per poi fare rientro nel vecchio continente toccando la Groenlandia, l’Islanda e le Far Oer. Sei mesi e 21 giorni in volo, inframezzati da alcune soste lungo il percorso, dove ha potuto incontrare tanti giovani. «È stata un’esperienza incredibile – racconta – che mi ha messo in contatto con tante persone generose. È stato molto bello vedere i volti dei ragazzi mentre ascoltavano i miei racconti. Ho cercato di ispirarli a inseguire i propri sogni». Durante il viaggio ha raccolto fondi per due associazioni di beneficenza: Kindled Spirit che si occupa delle vittime della tratta di esseri umani e della schiavitù e Over The Wall che sostiene i bambini con gravi problemi di salute. Di paesaggi spettacolari lungo il percorso Ketchell ne ha potuti ammirare moltissimi, ma non ha dubbi quando gli chiediamo quali porterà per sempre nel cuore. «I migliori momenti sono stati volare sopra il Golden Gate di San Francisco e sopra la Statua della Libertà a New York: è stato incredibile».

Il suo viaggio è stato in solitaria, con un semplice zaino con poche provviste. A fargli compagnia nel posto da passeggero c’era un serbatoio supplementare, viste le lunghe distanze tra un punto di rifornimento e l’altro. «Mi sono trovato benissimo, è il miglior autogiro del mondo. È stato un viaggio tranquillo sapendo che potevo contare su un velivolo così sicuro, era un’estensione della mia mano». Ora si fermerà per qualche tempo, ma ha già in mente il prossimo obiettivo: nel 2022 attraverserà nuovamente il mondo, ma questa volta con la barca a vela. La sua impresa è motivo di grande orgoglio per l’azienda varesina. «È una bella soddisfazione per noi e per il territorio – commenta l’amministratore delegato Luca Magni – un’impresa realizzata tra l’altro con un prodotto standard, non preparato appositamente». La Magni Gyro è stata tra i primi sul mercato a puntare su questo velivolo, che ha un utilizzo sia diportistico, con un’ampia clientela di privati, che commerciale, da parte di enti statali e parastatali. E le modalità di impiego sono tra le più varie. In Uzbekistan ad esempio viene usato per la sorveglianza del territorio, in Bielorussia per il controllo dei confini, in Kenya per i servizi di antibracconaggio e in Ecuador per le attività agricole. «Il segreto del successo – continua Magni – è la nostra qualità made in Italy e l’approccio familiare».