Busto Arsizio: piano degli Usa per Accam, "luci su biogas e teleriscaldamento"

Sopralluogo all’impianto dei rappresentanti del gruppo americano. Attesa per l'assemblea dei soci

L’interno dell’inceneritore

L’interno dell’inceneritore

Busto Arsizio (Varese), 26 ottobre 2016 - Bandiera a stelle e strisce su Accam? Non è fantascienza e potrebbe accadere, ma tutto dipende da quale sarà il futuro che verrà deciso dai soci che domani dovranno in assemblea pronunciarsi sulla data dello spegnimento dell’inceneritore, 2017 o 2021. Ieri mattina intanto gli americani sono arrivati a Borsano per un sopralluogo. Una delegazione di dieci persone, rappresentanti il gruppo statunitense interessato all’impianto, ha incontrato il consiglio di amministrazione di Accam per parlare del progetto con cui vorrebbe investire in via Arconate. Al momento non c’è nulla di scritto, ai componenti del cda ieri mattina i tecnici americani hanno parlato di un progetto trentennale che punterebbe sul trattamento dell’umido per ottenere biogas e sull’incenerimento per lo sviluppo del teleriscaldamento.

Progetto che potrebbe aver bisogno di un bacino decisamente più ampio dell’attuale, composto dai 27 comuni e che al momento pare una strada non praticabile in considerazione del fatto che Accam è una società pubblica. Se in futuro l’assetto dovesse cambiare, solo allora il soggetto privato potrebbe entrare in partita. Per ora prima di rispondere al gruppo americano la decisione più importante che i 27 soci attuali devono prendere riguarda la data dello spegnimento: un anno fa, nero su bianco, fu messo 31 dicembre 2017, ma la conferma di questa scadenza sembra difficile mentre la maggioranza dei comuni potrebbe raggiungere un accordo sul prolungamento al 2021 per evitare le pesanti ricadute economiche di un bilancio in rosso. In queste ore ancora si sta lavorando su proposte da portare domani nell’assemblea dei soci convocata alle 18.30 in Comune a Busto Arsizio ed evitare fratture interne pericolose. Quella che sembra prevalere propone la chiusura nel 2021 ma sul tavolo c’è anche la creazione della società unica tra le ex municipalizzate per la gestione dei rifiuti.

Nessuno tra i soci fa previsioni o si sbilancia sull’esito del voto. I contatti per valutare le posizioni sono continui, mentre comitati e associazioni che da anni chiedono la chiusura dell’inceneritore lanciano di nuovo un loro appello i sindaci chiamati decidere. "Non commettano l’errore di prolungare l’attività al 2021 – dice Adriano Landoni, portavoce del Comitato ecologico di Borsano – L’inceneritore va spento entro il 31 dicembre 2017. Chiediamo ai sindaci di pensare alla salute dei cittadini e all’ambiente, quindi l’impianto va chiuso. Nel caso decidessero per il 2021, torneremo per strada a protestare, siamo pronti a mobilitarci". Domani alle 18.30 l’assemblea dei soci di Accam: il momento della verità per quanto riguarda il futuro dell’impianto.