Incendio e incidente sulla ferrovia La maxi calamità è un’esercitazione

Due giorni di addestramento hanno coinvolto 500 professionisti dei soccorsi italiani e svizzeri

Migration

di Lorenzo Crespi

Due giornate per mettere alla prova la capacità di risposta in caso di eventi calamitosi: è l’obiettivo della maxi esercitazione transfrontaliera Odescalchi 2022, che ha preso il via ieri e continua oggi nell’Alto Varesotto. L’area interessata è il Lago Maggiore, in particolare il comune di Maccagno con Pino e Veddasca, vero cuore delle operazioni insieme al vicino comune di Luino. Circa 500 gli operatori impegnati, di cui la metà uomini dell’esercito italiano.

Tra i professionisti presenti, coordinati dal Comando Truppe Alpine, figurano reparti del genio pontieri e guastatori ed elicotteristi dell’Aves. Presente anche l’esercito della vicina Svizzera, ma non solo: in prima linea tutti i protagonisti della macchina del soccorso e dell’emergenza, come i vigili del fuoco, la protezione civile, l’aeronautica militare, Areu, Croce rossa, le forze dell’ordine e i volontari dell’antincendio boschivo.

È stata messa in scena una vera e propria simulazione di eventi emergenziali derivanti dai rischi di natura incendiva ed idrogeologica, che nell’area risultano particolarmente rilevanti.

Lo scenario prevedeva infatti lo scoppio di un vasto incendio tra Luino e Maccagno, con un conseguente smottamento e un incidente sulla linea ferroviaria.

Circostanze che rendevano impossibile il soccorso via terra per l’inaccessibilità della strada, con l’unica possibilità di interventi di recupero dei feriti via aria attraverso gli elicotteri e via lago con battelli. Il clou delle operazioni si è svolto a Maccagno alla Madonna della Punta, mentre al Parco Giona è stato allestito il campo base insieme a un ponte galleggiante motorizzato. Tutte le operazioni sono state costantemente monitorate dalla sala operativa.

"L’obiettivo – ha detto il tenente colonnello Saverio Cucinotta del Comando Truppe Alpine – è quello di testare la capacità di risposta in situazioni emergenziali reali, che ci si augura sempre che non ci siano. Ma noi abbiamo il preciso dovere di essere sempre pronti a intervenire nel minor tempo possibile e di poter operare con tutti gli assetti".