Incendio al Campo dei Fiori, al vaglio nuove testimonianze

L’inchiesta sui roghi nel bosco, attesi anche i risultati dei test del Ris su un mozzicone

Incendio al Campo dei Fiori

Incendio al Campo dei Fiori

Luvinate (Varese), 2 gennaio 2018 - Inviato al Ris di Parma un mozzicone di sigaretta trovato vicino a uno dei punti di innesco dell’incendio al Campo dei Fiori. Regione Lombardia, nel frattempo, ha individuato 3 milioni di euro a bilancio da destinare alla messa in sicurezza e alla ripiantumazione del bosco. Continuano le indagini coordinate direttamente dal procuratore capo di Varese Daniela Borgonovo, coadiuvata dal sostituto procuratore Luca Petrucci, per individuare il o i responsabili del vasto incendio che in una settimana, dal 25 ottobre scorso, ha mandato in fumo quasi 400 ettari del parco regionale Campo dei Fiori. I carabinieri forestali, ai quali sono state delegate le indagini, stanno continuando gli accertamenti. Nelle ultime settimane sarebbero state raccolte testimonianze oggi al vaglio degli inquirenti. E si lavora anche sugli inneschi utilizzati dal piromane: una fonte di calore che si consuma lentamente posizionata su materiale infiammabile quale legno e foglie secche.

In particolare una volta domato il rogo sono stati trovati almeno quattro inneschi tra il Poggio, la Rasa e Castello Cabiaglio: quest’ultimo non avrebbe funzionato. Altrimenti il rogo avrebbe scavalcato la cima del Campo dei Fiori, scendendo lungo l’altro pendio. Accanto a quest’ultimo innesco (non ne era parte) è stato trovato un mozzicone di sigaretta, raccolto dagli inquirenti per essere inviato al Ris di Parma. Si tratta ovviamente di un estremo tentativo: è quasi impossibile che il mozzicone possa fornire informazioni sull’eventuale piromane. Tuttavia, per non lasciare nulla di intentato, da quel mozzicone si tenterà di estrarre tracce di Dna per un eventuale confronto. Il movente che ha spinto il o i piromani, invece, al momento non è noto. Non si tratta di sciacallaggio edilizio: l’area, protetta in quanto parco regionale, non è ne sarà mai edificabile. Tuttavia sembra marginale l’ipotesi che possa essersi trattato dell’azione di un pazzo. Intanto si lavora alla rinascita del bosco. I lavori di messa in sicurezza, in particolare di pulizia per limitare il rischio di incendi, e di ripiantumazione partiranno in primavera.