Imprese varesine, trend positivo Ma pesa l’impatto materie prime

Dopo un inizio d’anno complicato e con aspettative caute i risultati dell’indagine congiunturale dell’ufficio Studi di Univa mostrano per il secondo trimestre 2022 un quadro di generale resilienza dei livelli di produzione dell’industria varesina. Da aprile a giugno sono quasi equamente ripartite le imprese che hanno dichiarato livelli di produzione in stabilità rispetto al trimestre precedente (il 40,1%) e le imprese che hanno dichiarato un aumento della produzione (36,7%). Si ottiene così una fotografia di tenuta complessiva, con un saldo delle risposte pari a +13,5 punti percentuali, seppur con eterogeneità tra le principali filiere del territorio. I comparti energivori, i più esposti agli effetti del conflitto in Ucraina, si sono trovati a dover riorganizzare o addirittura contrarre la propria attività produttiva, nonché ridurre le attività di investimento.

Nel 74% dei casi le imprese hanno rilevato inoltre un impatto significativo dell’incremento generale dei prezzi delle materie prime e dell’energia sulla propria marginalità, con una riduzione del margine operativo lordo. Si registra anche un peggioramento del portafoglio ordini, sia nel complesso che in riferimento ai soli ordinativi esteri. Nel secondo semestre sono state autorizzate complessivamente oltre 2 milioni e 600mila ore di cassa integrazione guadagni, in riduzione del 79% rispetto al 2021. Per il prossimo trimestre le previsioni delle imprese sulla produzione sono orientate complessivamente verso un profilo positivo per il comparto metalmeccanico, mentre per gli altri settori si intravede una prospettiva di rallentamento.

L.C.