Il volo e il calcio i suoi grandi amori

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Le foto delle partite di calcio, i concerti, le immagini goliardiche delle vacanze con gli amici, alcuni di quel migliaio e oltre – solo su Facebook – che lo conoscevano e che condividevano le sue stesse passioni. C’è tutta la voglia di vita di un ragazzo che è appena entrato nella stagione d’oro dei vent’anni nei profili social di Nicolò Maja, quella voglia di morderla che mercoledì mattina è stata interrotta per mano dell’ultima persona al mondo che questo ragazzo si sarebbe mai potuto immaginare, nemmeno nel peggiore degli incubi. Aveva frequentato le medie alla Majno di Cardano al Campo, per poi iscriversi agli istituti Vinci di Gallarate specializzati in aeronautica, Nicolò.

E Aveva le idee chiare fin da bambino. All’ombra del grande aeroporto, dov’era nato nel 1999, l’anno in cui il padre aveva deciso di trasferirsi venendo via da Milano, la passione per gli aerei e il volo si era fatta grande con lui anno dopo anno, assieme a quella per la saga fantasy di Harry Potter. Fino a portarlo a conquistare il fatidico diploma e, da poco, il brevetto di volo. Trampolini di lancio, certamente, per una futura carriera “ad alta quota“. Un brevetto che richiede attitudini e caratteristiche che non sono per tutti. Ma lui, a 23 anni, c’era riuscito a portarselo a casa. Riempiendo d’orgoglio il padre e ancora di più la madre, che, proprio nel giorno del suo traguardo, gli aveva dedicato parole piene d’amore. La fierezza di chi sa di aver cresciuto bene un figlio.

Dal cielo alla terra. Quella dei campi di calcio. L’altra grande passione. Non a caso una foto di lui ancora quindicenne, impegnato in una partita con la maglia della “Cedratese“ di Gallarate, era ancora lì a corredare fino all’altro ieri la sua pagina Facebook. Il biglietto da visita di un amore mai tramontato.