Clan Legnano-Lonate, il ventennio di potere della locale

Il clan ha affondato i tentacoli nel tessuto economico e sociale del territorio

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È il 2000 l’anno zero per la locale della ’ndrangheta di Legnano-Lonate Pozzolo, legata alle cosche di Cirò Marina, secondo quanto ricostruito dall’indagine “Bad Boys” targata 2011. Stando alle carte di quella prima indagine, a costituirla sarebbero stati soggetti in grado di imporsi nel tessuto economico e sociale tramite il metodo mafioso. È stata poi la maxi inchiesta “Infinito” a svelare la potenza della locale sul territorio.

Secondo gli inquirenti, la locale di Legnano-Lonate Pozzolo è una delle più autorevoli e rappresentative, con stabili rapporti con la cosca Farao-Manicola, organizzata gerarchicamente e con rigide regole interne.

Al vertice dell’organizzazione vi sarebbe Vincenzo Rispoli, originario di Cirò Marina e con base a San Giorgio su Legnano, fortemente legato a Carmelo Novella, boss poi giustiziato per le sue mire “secessioniste” rispetto alla regione di origine. Sempre dalle carte della varie inchieste sulla malavita lombarda, sono emerse le partecipazioni di Rispoli a vari summit, nel 2008, con Emanuele De Castro, Nicodemo Filippelli, Luigi Mancuso e Antonio Beneventi, a loro volta parte della medesima organizzazione.

Svariate le attività a cui avrebbe attinto il vertice della locale, tra cui attività commerciali, imprese ortofrutticole, bar e sale giochi.

Una realtà non solo nota nel territorio, ma subita dalla cittadinanza.

V.R.