Il nuovo organo, un piccolo gioiello San Francesco si prepara alla festa

La benedizione e l’inaugurazione in una “serata di gala spirituale“ con l’inedito Trio Insolito. Monsignor Cattaneo: "La chiesa sta ritrovando tutta la sua bellezza, che aiuta a pregare meglio"

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di Sara Giudici

"Non si vede ma si sente! Potremmo riassumere così la novità che ha arricchito la chiesa di san Francesco quest’autunno". Così il prevosto monsignor Armando Cattaneo ha presentato l’arrivo del nuovo organo alla chiesa tra corso Italia e la stazione. "La chiesa sta ritrovando tutta la sua bellezza, che aiuta a pregare meglio e che consideriamo l’avamposto verso i lavoratori che in gran numero vi passano sulla strada verso e dalla stazione. L’attuale organo elettronico era ormai in affanno e ci stavamo guardando in giro per sostituirlo con uno simile, quando ci siamo imbattuti in un piccolo gioiello a canne".

Insomma, un vero e proprio organo ma mobile e dalle dimensioni contenute. "San Francesco con la sua bellezza impagabile merita quest’organo – continua il monsignore – e così non ce lo siamo lasciato sfuggire, anche perché sembra fatto su misura per stare nel coro senza nascondere nessun affresco".

Il costruttore è la storica ditta Tamburini, da molte generazioni nota in Italia e ben oltre. "Per benedirlo e inaugurarlo si è scelta la data di venerdì 16 ottobre, alle 21, per avere la gioia di ascoltarlo suonare da Wolfgang Kleber che, con Barbara e Gabor Meszaros, formano l’inedito “Trio Insolito“".

Un appuntamento di cui la comunità è particolarmente orgogliosa: "Sarà una “serata di gala spirituale“, se si può dire così, perché unirà il virtuosismo dei musicisti con il desiderio di dare lode a Dio come si conviene".

Con questo, gli organi attivi in città sono cinque, collocati alla Regina Pacis, Santuario, San Giovanni Battista, san Francesco e Prepositurale. L’accordatura periodica di tutti è affidata al maestro Giulio Mercati, organista titolare del Santuario e concertista internazionale.

"Può sorprendere – conclude il prevosto, guardando come sempre avanti – ma ora l’organo meno performante è quello della Prepositurale, antico e di pregio, ma bisognoso di cure radicali, con la supervisione della Soprintendenza alle belle arti di Milano. È tutto pronto, manca solo un mecenate".

Ed è stato proprio un mecenate, il saronnese Adriano, a finanziare l’organo del Santuario che è stato presentato alla città nel novembre scorso. Il vecchio organo dell’edificio mariano, un Balbiani Vegezzi Bossi, è stato portato alla parrocchia della Cassina Ferrara. Era un organo di eccellente qualità, che la Comunità pastorale ha deciso di spostare dal Santuario della Beata Vergine dei Miracoli perché gli spazi in cui era stato collocato erano così stretti da non rendere possibile eseguire gli interventi di manutenzione necessari per preservarlo dai segni del tempo. Basti dire che erano cinquant’anni che non veniva controllato. Così entrambe le parrocchie, San Giovanni Battista e il santuario, si sono trovate con un organo nuovo più adatto agli spazi del coro.