Il monito della Val Seriana segnata dai lutti: "È presto per far finta di niente"

Ad Alzano come ad Albino malgrado i contagi siano quasi a zero si gira ancora con la mascherina: "Teniamo alta la guardia"

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ALZANO (Bergamo)

In tutta Italia da lunedì si può girare all’aperto senza mascherina, ma in Val Seriana dove il Covid è passato come uno tsunami la gente ha ancora troppa paura e non se la sente ancora di togliersele. I medici la chiamano "sindrome post traumatica" e di solito interessa chi ha vissuto una situazione estrema come una guerra, un terremoto o una catastrofe naturale. Ad Alzano Lombardo, Nembro e Albino dove tutti hanno dovuto fare i conti con la tragedia dovuta al Covid, e il dolore è ancora ben presente nelle statistiche e soprattutto nell’anima delle persone, si fatica quindi a voltare pagina. Ad Alzano Lombardo, i morti del 2020 sono stati 239 contro i 123 del 2019: il costo della pandemia nel paese di 13mila anima è stato di oltre cento morti in più lo scorso anno. A Nembro, solo dal 23 febbraio al 30 aprile sono morti 188 abitanti, il 50% in più rispetto al 2019 e, secondo i dati dell’Istat, solo nei primi 21 giorni di marzo si è registrato il 1000% in più di morti rispetto al 2019: da 11 a 121 persone. Ad Albino i defunti del 2020 sono stati 292 contro i 182 del 2019, 150 solo a marzo. "È da qualche mese che i numeri da noi sono buoni, ma la prudenza continua a essere alta – spiega Camillo Bertocchi, sindaco di Alzano Lombardo -. Nonostante l’allentamento delle misure di contenimento, io lo noto tra i miei cittadini: la maggior parte indossa ancora la mascherina".

Quasi un contrappasso rispetto alla decisione, con il senno di poi scellerata, di non bloccare tutto un anno e mezzo fa quando dopo i primi casi l’ospedale si trasformò in un focolaio. "C’è voglia di ripartire, c’è da tanto tempo: le manifestazioni culturali e aggregative sono ripartite però è una ferita che sarà difficile rimarginare. Il dolore è stato forte e sarà difficile da dimenticare. Di ondate ne abbiamo subite tre e ci impongono prudenza. Non sappiamo cosa accadrà a settembre e cosa ci potrà riservare la variante Delta. Prudenza forse anche per non incappare in una delusione".

Hanno ancora tanta paura anche ad Albino. "La guardia resta sempre alta, specie tra chi ha più di 35 anni – racconta il sindaco Fabio Terzi - uno su due indossa ancora la mascherina nonostante in paese da tre settimane non registriamo contagi. Gli unici tre positivi risalgono allo scorso 13 giugno, sono a casa e stanno bene. La seconda e la terza ondata ci ha solo sfiorati, probabilmente per il fatto che abbiamo così patito la prima ondata che c’era una certa immunità. Durante l’inverno ci sono stati solo tre morti, tutti ultra-ottantenni". Anche a Bergamo la paura continua a essere tanta e anche se in città in molti hanno preso l’abitudine di girare all’aperto senza la mascherina, non appena si entra all’interno dei bar e dei locali la situazione cambia radicalmente e tutti tornano a indossarla.

R.C.