I quattro morti nel lago Erano in 23 sulla barca I corpi ripescati a 16 metri di profondità

Le storie di chi ha perso la vita a causa del ribaltamento dell’imbarcazione turistica. Fatale il peggioramento improvviso del tempo: in 19 sono riusciti a mettersi in salvo. .

I quattro morti nel lago  Erano in 23 sulla barca  I corpi ripescati  a 16 metri di profondità

I quattro morti nel lago Erano in 23 sulla barca I corpi ripescati a 16 metri di profondità

di Rosella Formenti

C’erano 23 persone a bordo dell’house boat affondata nel tratto del Lago Maggiore di fronte a Lisanza, frazione di Sesto Calende: 21 componenti di una comitiva (13 israeliani e 8 italiani) e due membri dell’equipaggio, il marito skipper con la moglie. Quattro le vittime che non sono scampate all’incidente con il ribaltamento della barca turistica causato da una violenta folata di vento durante un temporale arrivato all’improvviso sul lago. Due vittime sono italiane, si tratta di due agenti dell’Intelligence italiana, Claudio Alonzi, 62 anni, originario di Alatri, coniugato e padre di due figli e Tiziana Barnobi, 53 anni, di Trieste, coniugata e madre di un figlio ancora minorenne. I due erano sull’imbarcazione per la festa di compleanno di una persona della comitiva. L’Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, Alfredo Mantovano e i vertici del comparto hanno espresso la loro vicinanza e il dolore per il tragico evento ai familiari delle vittime. Le altre due vittime sono un cittadino israeliano, Shimoni Erez, 54 anni, e Anya Bozhkova, 50 anni, di origine russa, moglie dello skipper. Il primo cadavere recuperato nella tarda serata dai sommozzatori è quello di Shimoni Erez, "un pensionato delle forze di sicurezza", come comunicato dal ministero degli Esteri a Gerusalemme. Il cittadino israeliano era in vacanza, oggi sarebbe tornato a casa, il volo già prenotato. Anya Bozhkova, residente a Sesto Calende, viveva con il marito, Claudio Carminati, sull’house boat, l’imbarcazione con la quale effettuavano giri turistici e noleggiavano per feste. Anche nella giornata di domenica sulla "Good…uria" c’era una comitiva per una festa di compleanno purtroppo finita in tragedia con il pesante bilancio di 4 vittime del naufragio. L’allarme era scattato intorno alle 19,30: l’imbarcazione sorpresa dall’improvviso peggioramento delle condizioni meterologiche, a causa di una violenta scarica di pioggia accompagnata da forte vento si è capovolta e poi è affondata, scaraventando in acqua la maggior parte dei passeggeri, 19 quelli che si sono salvati.

Sul posto hanno operato numerose squadre di vigili del fuoco, gli specialisti del soccorso acquatico, i soccorritori del Reparto Volo Lombardia a bordo del "Drago 150", il nucleo sommozzatori di Milano, la Guardia costiera e i carabinieri del Comando provinciale di Varese. Il natante era salpato dal cantiere Piccaluga di Sesto Calende per una gita organizzata tra amici in occasione di un compleanno, direzione Arona. All’improvviso le condizioni meteo sono peggiorate, la pioggia battente e il vento forte hanno capovolto la barca. La situazione è apparsa subito drammatica: quattro persone risultavano disperse. Il primo cadavere recuperato in tarda serata è stato quello del cittadino israeliano, quindi quello di Claudio Alonzi. Le ricerche dei sommozzatori hanno poi restituito i cadaveri delle due donne, Tiziana Barnobi e Anya Bozhkova: erano a 16 metri di profondità, non lontane dal relitto per il quale ieri in serata erano ancora in corso le operazioni per riportarlo a riva da parte dei vigili del fuoco dei nuclei sommozzatori di Milano e Torino con il supporto degli specialisti del soccorso acquatico di Varese e dei sommozzatori dei carabinieri. Sarà l’inchiesta della Procura di Busto Arsizio che coordina le indagini a fare luce sull’incidente.