Cardano, i genitori al sindaco: "Fermate la babygang"

Oltre 170 firme di padri e madri degli alunni della media Montessori, che vivono da mesi sotto l’incubo di violenze e aggressioni

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di Rosella Formenti

Sono preoccupati i genitori, a Cardano al Campo un gruppo di ragazzini, alunni di terza media, dell’istituto comprensivo Montessori, sarebbero responsabili di atti di bullismo, vandalismi, aggressioni e anche di comportamenti riprovevoli (avrebbero pronunciato bestemmie) durante una funzione nella chiesa parrocchiale. Una situazione che richiede interventi e per questo motivo 177 genitori hanno firmato una petizione portata all’attenzione dell’amministrazione comunale.

Un grave episodio è accaduto nel mese di marzo,scrivono i genitori "Uno studente di seconda media è stato aggredito e picchiato, alla presenza di altri studenti, nel piazzale antistante la scuola". Il ragazzino è finito al pronto soccorso, con lesioni fisiche di lieve entità ma l’aggressione dal punto di vista psicologico ha lasciato segni più profondi. " Ci teniamo a sottolineare – scrivono i genitori nel documento – che non è stata la prima aggressione ai danni di questo minore, già precedentemente il gruppo di ragazzi se l’era presa con lui, con minacce, insulti e aggressioni fisiche. Dopo l’episodio, è stato affisso un cartello provocatorio al cancello della scuola che incitava a non condannare l’aggressore e davanti a questo cartello tutto il gruppo ha scattato delle foto che poi sono state condivise sui loro profili social, vantandosi del gesto compiuto". Continuano mamme e papà "Siamo inoltre consapevoli che il problema non sì esaurisce nei pressi della scuola e negli orari scolastici in quanto episodi di aggressione si sono verificati anche in orari pomeridiani in varie zone della città, specialmente dove i ragazzi si ritrovano". Episodi che ora sono una vera emergenza da affrontare e risolvere. Fanno rilevare ancora i genitori: "All’inizio erano piccoli furti, poi sono arrivati a intimidazioni per estorcere piccole somme di denaro, fino a giungere alle aggressioni fisiche a volte senza motivo apparente, a volte come ritorsione a denunce e richieste di aiuto da parte delle giovani vittime verso la comunità adulta".

Da qui la decisione della petizione con 177 firme con cui i genitori hanno chiesto all’amministrazione comunale di intervenire con "azioni efficaci e funzionati alla risoluzione del problema sociale", dando così "un segnale forte e inequivocabile e che abbia a cuore il futuro delle generazioni più giovani". Il sindaco Maurizio Colombo ha già dato rassicurazioni ad alcune mamme l’altra sera dopo il Consiglio comunale: "Ci attiveremo subito per far ripartire il tavolo del gruppo di rete territoriale, a cui saranno presenti la scuola, i servizi sociali, la parrocchia e le famiglie".