Guerra aperta agli inceneritori. "Ora la corsa per la chiusura dell’ex Accam"

Dopo il voto in Consiglio regionale il coordinatore del Comitato di Busto Arsizio chiede lo stop prima degli investimenti per la ristrutturazione

Chiudere subito l’inceneritore ex Accam, oggi gestito dalla società Neutalia, prima che partano gli investimenti per la sua ristrutturazione. "Chiusura subito – dice Emanuele Fiore, coordinatore del Comitato No Inceneritore – è la nostra risposta al voto del Consiglio regionale dell’altro giorno, con la maggioranza dei consiglieri che ha bocciato la mozione presentata da Roberto Cenci, del Movimento5stelle, che ne chiedeva la chiusura". C’è un segnale da tener presente, fa rilevare Fiore, "in quel voto tra i consiglieri che hanno votato invece a favore della mozione, oltre al Pd regionale, al Movimento5Stelle e a tutta l’opposizione anche due esponenti della maggioranza che governa in Regione, quindi non c’è compattezza. Quanto al Pd, vista la posizione in consiglio regionale, a favore della chiusura, ci attendiamo un cambio di rotta deciso a livello locale, a favore dello stop subito per l’impianto in via Arconate". Al centro dell’attenzione soprattutto l’indagine epidemiologica del 2017 che è stata citata l’altro giorno anche dall’assessore regionale all’Ambiente Raffaele Cattaneo, continua Fiore "a breve contatteremo l’assessore Letizia Moratti, per noi la salute è al primo posto. Abbiamo interpellato Paolo Crosignani, epidemiologo, già direttore dell’Unità complessa di epidemiologia ambientale e del Registro dei Tumori, come esperto sottolinea che quello studio va ampliato considerando anche la mortalità cardiovascolare nel territorio, si tratta di investire poche migliaia di euro, quindi chiediamo un investimento in questa direzione, e di fermare lo spreco di 80 milioni di euro per rimettere in sesto una macchina, vecchia, che non deve ripartire. Lo diremo con chiarezza all’assessore Moratti, prima di tutto la salute ricordando che i valori di soglia non sono una garanzia per la salute anche se rispettati, sta di fatto che noi qui abbiamo respirato inquinanti che si sono accumulati nei polmoni per 50 anni, adesso basta".