Caso Uva, la difesa chiede di indagare la sorella per false dichiarazioni

Chiesta l'assoluzione di carabinieri e poliziotti e la trasmissione degli atti alla Procura di Varese per valutare eventuali reati a carico di Lucia Uva e di una testimone.

Giuseppe Uva

Giuseppe Uva

Varese, 11 marzo 2016 - L'assoluzione degli imputati a la trasmissione alla Procura degli atti riguardanti Lucia Uva, sorella di Giuseppe Uva, l'uomo morto in ospedale nel giugno del 2008 dopo aver trascorso parte della notte nella caserma dei carabinieri di Varese, perché "valuti" le ipotesi di reato di "false dichiarazioni, falsa testimonianza e intralcio alla giustizia". Sono le richieste avanzate ai giudici della Corte d'Assise di Varese dall'avvocato Fabio Schembri, che fa parte del collegio difensivo dei due carabinieri e sei poliziotti accusati di omicidio preterintenzionale. 

Secondo i familiari, parti civili nel processo, Uva avrebbe subito violenze da parte delle forze dell'ordine, dopo essere stato fermato assieme all'amico Alberto Biggiogero mentre, ubriaco, spostava alcune transenne nel centro di Varese. La Procura di Varese, invece, non ha riscontrato comportamenti scorretti da parte delle forze dell'ordine e, nelle scorse udienze, il procuratore Daniela Borgonovo aveva chiesto l'assoluzione. Nel corso della sua arringa, l'avvocato Schembri ha chiesto quindi la trasmissione degli atti alla Procura per valutare eventuali ipotesi di reato a carico di Lucia Uva e Assunta Russo, una testimone che alcuni anni dopo la morte di Uva ha raccontato di presunte violenze subite dall'uomo in ospedale da parte delle forze dell'ordine. Una analoga istanza era stata presentata nelle scorse udienze da un altro difensore, l'avvocato Duilio Mancini, nei confronti di Biggiogero, che ha riferito di aver sentito l'amico urlare in caserma. "Sono state infangate le divise, le famiglie e le idee di persone che hanno sempre servito lo Stato - ha sottolineato in aula l'avvocato Schembri - ora è arrivata la resa dei conti, e queste persone devono avere giustizia". L'avvocato, quindi, ha concluso il suo intervento chiedendo l'assoluzione di tutti gli imputati.