Giù le mani dallo skyline del centro Ecco la mozione contro i palazzoni

Obiettivo: imporre più controllo sulle trasformazioni edilizie per salvaguardare i caratteri originali

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di Sara Giudici

Una mozione che ha visto la collaborazione della lista civica viola Obiettivo Saronno con il Verde Roberto Strada per "preservare" lo skyline, l’estetica e il volto del centro storico della città degli amaretti dall’arrivo di nuovi palazzoni. L’obiettivo è semplice: chiedere al consiglio comunale di impegnare "il sindaco Augusto Airoldi e la sua Giunta nella predisposizione della revisione dell’attuale Piano di Governo del Territorio (Pgt) con l’obiettivo di introdurre un maggior controllo sulle trasformazioni edilizie al fine di salvaguardare e valorizzare i caratteri originali del centro cittadino e ponendo un freno alle operazioni di sostituzione con incremento volumetrico".

Tutto è partito dall’arrivo di un palazzo di nove piani in via Genova nel cuore del centro storico di Saronno. È stato questo nuovo intervento immobiliare a dare fuoco alle polveri della polemica politica. "In particolare, il piano di recupero approvato a settembre - si legge - da una Giunta che aveva perso da pochi giorni l’assessore alla Rigenerazione urbana Alessandro Merlotti, prevede la demolizione di tutto l’esistente e la costruzione di edifici residenziali con una torre di 9 piani alta più di 29 metri".

Una scelta progettuale aveva indotto cittadini della zona a riunirsi in un comitato per esprimere il proprio dissenso sulla costruzione di un edificio di quelle dimensioni in una zona storica che ha ben altre connotazioni paesaggistiche e architettoniche.

"Nonostante le varie interlocuzioni, i cittadini non sono stati ascoltati e la giunta, guidata dal sindaco Airoldi, ha approvato il progetto redatto in conformità a un Piano di governo del territorio che non definisce una regola chiara in merito alle altezze degli edifici nel centro storico della città".

Da qui l’idea di portare il tema in consiglio comunale: "Con la nostra mozione – frutto di una collaborazione con Roberto Strada, promotore e organizzatore dell’incontro pubblico sul tema svolto il 10 novembre scorso – chiediamo che venga attivato il prima possibile l’iter di revisione del Piano di Governo del Territorio in modo da non lasciare più adito ad interpretazioni su aspetti che hanno impatti rilevanti sull’identità paesaggistica e architettonica della nostra città e sulla sua vivibilità".

L’auspicio - precisano in conclusione i firmatari - è che la mozione "venga portata in consiglio comunale il prima possibile".