Tragedia di Giada Molinaro, la menzogna del pirata: "Ho preso un cinghiale, aiutami"

Ha ucciso una 17enne. La bugia dal carrozziere, infine il fermo

Giada Molinaro, travolta e uccisa in viale dei Mille

Giada Molinaro, travolta e uccisa in viale dei Mille

Varese, 17 settembre 2016 - Poche ore dopo l’incidente nel quale ha perso la vita la diciassettenne di Varese Giada Molinaro, il pirata della strada si è presentato in una carrozzeria di Sesto Calende, vicino al ristorante dove lavora, per lasciare l’auto in riparazione. «Ho investito un cinghiale», ha detto ai titolari dell’attività, giustificando la rottura di un fanalino anteriore. Ma la verità è un’altra, secondo quanto è emerso dalle indagini dei carabinieri e della polizia locale di Varese, coordinate dal pm Massimo Politi. Anche grazie a un passo falso, la decisione di lasciare l’auto in carrozzeria, il giovane che mercoledì sera era al volante dell’auto è stato individuato e fermato con l’accusa di omicidio stradale, con l’aggravante della fuga. Si tratta di un cuoco di 24 anni, Flavio Jeanne, residente a Varese, con genitori originari delle Mauritius. Rischia ora una condanna superiore a cinque anni di carcere per essersi allontanato dopo aver travolto Giada mentre stava attraversando la strada sulle strisce pedonali.

La ragazza è morta in ospedale. L’investitore è fuggito, lasciando però numerose tracce che hanno consentito agli investigatori di individuarlo. I testimoni hanno notato il modello dell’auto, una Kia Rio bianca ripresa anche dalle telecamere, e a terra è rimasto un frammento del fanale anteriore. Carabinieri e agenti della polizia locale hanno condotto un’accurata ricerca nelle carrozzerie della provincia. Forse nel tentativo di nascondere il danno, Flavio Jeanne ha lasciato l’auto in riparazione ed è stato rintracciato. I carabinieri ieri, attorno alle 12, lo hanno fermato mentre andava al lavoro, nel ristorante di Sesto Calende. In un primo momento ha cercato di respingere le accuse. Infine è crollato e ha confessato: «Sono stato io a investire quella ragazza, sono fuggito perché ho avuto paura». Subito sono stati informati i parenti della ragazza, i quali hanno voluto ringraziare le forze dell’ordine e tutte le persone che si sono strette intorno a loro in questo momento terribile. «Ma perdonare sarà molto difficile - ha dichiarato lo zio di Giada, Franco -: il ragazzo non si è fermato a soccorrere mia nipote, è scappato e dal carrozziere ha detto di aver investito un cinghiale. Grazie comunque a tutte le persone che ci sono state vicine e in particolare al sindaco di Varese, che è venuto a trovarci in ospedale. Fa piacere sapere che tutta l’Italia si è stretta intorno a noi». I funerali si svolgeranno lunedì pomeriggio nella basilica di San Vittore.