Crac Gestisport, 500 addetti messi alla porta

Una mail o un sms senza preavviso ha raggiunto collaboratori sportivi e migliaia di clienti dei centri sportivi del Varesotto, oltre che Lecchese, Milanese e Pavese

Una piscina

Una piscina

Gorla Minore (Varese) - Sono stati messi alla porta e obbligati ad andarsene nel giro di mezza mattina con una mail o un sms senza alcun preavviso i cinquecento collaboratori e le migliaia di clienti dei centri sportivi comunali di Merate e Oggiono nel Lecchese, Gorla Minore e Jerago in provincia di Varese, Bresso, Carugate, Lainate, San Donato e Voghera nel Pavese. Gli impianti avrebbero dovuto restare aperti fino a marzo, fornendo tempo e modo a tutti di organizzarsi dopo il pronunciamento all’antivigilia di Natale del giudici del tribunale di Milano che hanno decretato il fallimento causa lockdown da Covid della coop Gestisport di Carugate che gestiva le nove strutture pubbliche tra piscine, palestre e palazzetti. Il curatore fallimentare Mario Candiani ha invece chiesto e ottenuto la serrata immediata, scattata ieri. "Abbiamo appreso la decisione alle 11 ad attività in corso e per le 13 abbiamo dovuto mandare via tutti", spiega Diego Consonni, direttore degli impianti di Merate e Oggiono dove lavorano rispettivamente un’ottantina e una settantina di persone.

" Si informa che con un provvedimento in data odierna il tribunale di Milano ha ordinato la cessazione dell’esercizio provvisorio – si legge nel laconico avviso affisso ai cancelli di tutti gli impianti -. Con effetto immediato viene pertanto cessata l’attività". Che ne sarà dei circa 3mila abbonamenti sottoscritti solo al centro di Merate, rimesso a nuovo nel 2018 con tanto di sala fitness e spa, non si sa, come non si conosce ad esempio se e dove potranno allenarsi i giocatori della squadra di calcio a 5 che militano in A2 che disputavano lì le partite. Lo stesso vale per i frequentatori e gli atleti di tutte le altre strutture sparse in mezza Lombardia.

«Siamo in contatto con potenziali operatori interessati a subentrare a cui speriamo di poter affidare la gestione del centro quanto prima per riaprirlo e garantire continuità occupazionale e delle attività - spiega l’assessore al Bilancio e allo Sport di Merate Alfredo Casaletto -. Confidavamo nei tre mesi di esercizio provvisorio inizialmente concessi. Purtroppo non sarà un passaggio immediato". "Siamo perfettamente consapevoli del disappunto e dei disagi alle migliaia di utenti ed ai lavoratori coinvolti cui garantiamo massimo impegno e determinazione nella risoluzione della problematica", promette il sindaco di Merate Massimo Augusto Panzeri che ha già contattato alcuni degli altri colleghi per fare fronte comune.