Varese Pride, in migliaia al corteo: i manifesti di protesta non rovinano la parata

Sfilata e flash mob per chiedere una legge contro l'omo-bi-lesbo-transfobia

Varese pride

VARESE VARESE PRIDE 2018.

Varese, 16 giugno 2018 - In migliaia hanno sfilato per le strade di Varese, bandiere arcobaleno alla mano, per il "Gay Pride" organizzato dall'Arcigay Varese a partire da questo pomeriggio alle 17.30, capitanati dal presidente della sede locale Giovanni Boschini. Il corteo ha preso il via da via Sacco, per poi snodarsi lungo il centro città per due volte, grazie anche alle modifiche viabilistiche predisposte ad hoc. A sfilare i carri di Arcigay Varese, Sativa Varese e Discobus Varese. Il colorato fiume di partecipanti si è poi riunito in piazza Monte Grappa per un aperitivo, dove alcuni dei promotori hanno preso la parola per ribadire i diritti della comunità gay e transgender, per poi lasciare spazio a un flashmob organizzato per chiedere a gran voce una legge contro l'omo-bi-lesbo-transfobia. La manifestazione proseguirà  fino a mezzanotte, tra festeggiamenti e danze.

È stato Boschini, stamane, a rispondere tramite Facebook ai volantini dispregiativi affissi per le strade della città dalla "comunità dei Dodici Raggì, alias "Do.ra", di Varese, con su scritto "Lasceremo che a parlare sia Madre Natura, essa vi condanna all'estinzione". La foto-denuncia è stata postata sulle pagine Facebook del Varese Pride e di Giovanni Boschini, il presidente di Arcigay Varese, che ha pubblicato gli scatti con il commento: “I neonazisti di Do.Ra. ci danno il benvenuto imbrattando di cartelli il centro, un’accoglienza vistosa ma che comunque non ci impedirà di manifestare orgogliosi anche quest’anno”.  Le pattuglie della polizia locale sono state avvertite del fatto in mattinata: i manifesti erano una sessantina, e probabilmente, il blitz si sarebbe verificato attorno alle due di questa notte. "Non entreremo nel merito di adozioni gay, 'famiglie' arcobaleno e unioni civili - hanno poi dichiarato i Do.Ra. sul loro sito - lasceremo che a parlare sia Madre Natura". Il sindaco Davide Galimberti, ha condannato il gesto ed espresso solidarietà agli organizzatori del Gay Pride. 

Presenti al corteo Rami Shakra (vice console per la stampa e la cultura del Consolato generale degli Stati Uniti a Milano) per l’ultimo anno in Italia, Giovanni Boschini (presidente Arcigay Varese) e Federico Galbiati (vicepresidente Arcigay Varese). Previste anche le testimonianze del gruppo trans di Arcigay Varese e dei richiedenti asilo che fuggono dai paesi dove l’omosessualità è reato. Chiuderà il party con le performance di Genrah y rubio, della drag queen Carla Stracci e di Valentina Cusano, in arte Lady Madness Deejay.