Tutti contro la Dad? Non per il sondaggio a Gavirate

Fuori dal Candiani di Busto Arsizio un flash mob anti-lezioni da remoto ma allo Stein di Gavirate un questionario svela: i ragazzi dicono no al rischio

Gli studenti del Candiani mentre realizzano lo striscione “Scuola in sicurezza”

Gli studenti del Candiani mentre realizzano lo striscione “Scuola in sicurezza”

Varese, 17 gennaio 2021 - Lezioni in presenza o a distanza? Il mondo della scuola si divide. Da un lato c’è chi vorrebbe tornare il prima possibile tra le mura scolastiche, al fianco di compagni e insegnanti. In tal senso si sono moltiplicate nelle ultime settimane manifestazioni e iniziative in tutta Italia, e la provincia di Varese non ha fatto eccezione. Proprio ieri mattina a Busto Arsizio alcuni studenti del Liceo artistico Candiani si sono ritrovati all’esterno dell’istituto. Con uno striscione su cui campeggiava la scritta “Scuola in sicurezza” e intonando lo slogan “No school no future” hanno voluto esprimere il proprio dissenso nei confronti della didattica a distanza, ritenuta non idonea per seguire al meglio i programmi di studio.

Ma c’è anche chi invece in questa fase preferisce continuare con le attività da remoto: è il caso dell’Isis Stein di Gavirate, dove un gruppo di studenti ha condotto un sondaggio intitolato “Dad o in presenza?”. L’idea è venuta ai ragazzi della 5A Turismo, che hanno voluto in questo modo dare voce a chi non si sente ancora sicuro di tornare in aula. "Al tg ci bombardano di notizie di ragazzi che vogliono solamente andare a scuola – spiega Alessia Biganzoli, che ha organizzato l’iniziativa insieme ai suoi compagni – ma c’è anche chi in Dad sta lavorando tantissimo e sta studiando come se fosse in presenza. Nella nostra classe riusciamo a studiare al massimo in vista della maturità che dovremo fronteggiare".

Un sentimento condiviso da chi ha risposto al sondaggio, in totale quasi 1.000 persone tra studenti, genitori e docenti dello Stein e di altre scuole. La quasi totalità delle risposte (l’89,4%) è giunta dagli studenti. Ben il 90,6% di loro si è espresso contrario alla possibilità di fare rientro in presenza dal 18 gennaio, il giorno in cui era previsto il ritorno in classe prima dell’arrivo della zona rossa. In merito invece alla situazione dei trasporti scolastici il 95,8% degli studenti pensa che le condizioni a bordo dei mezzi non siano migliorate rispetto allo scorso autunno. L’ultima domanda riguardava infine la nuova modulazione oraria per il rientro a scuola. Il 52,3% ha risposto che il doppio orario di ingresso (alle 8 e alle 9.40) non crea problemi, mentre il 47,7% trova che sia un orario svantaggiante in quanto con il secondo turno si riduce sensibilmente il tempo da dedicare a studio e svago nel pomeriggio. Anche i genitori e i docenti che hanno risposto al sondaggio si sono espressi a favore della didattica a distanza.

«Noi siamo per rientrare quando ci sarà un momento di pace e serenità – continua la studentessa – non vogliamo prenderci la responsabilità di rischiare di contagiare i nostri familiari".