Gallarate, forze dell'ordine al campo sinti per lo sgombero: trattative in corso

La comunità ha occupato un terreno in via Aleardi a fine febbraio

Forze dell'ordine nel campo occupato dai sinti  in via Aleardi (Newpress)

Forze dell'ordine nel campo occupato dai sinti in via Aleardi (Newpress)

Gallarate (Varese), 25 marzo 2019 - Trattative in corso in via Aleardi, sul terreno occupato da dieci famiglie sinti, dove questa mattina una trentina di uomini delle forze dell'ordine; fra polizia di Stato, carabinieri e agenti di polizia locale, si sono presentati con un'ordinanza di sgombero. Gli esponenti della comunità hanno provato a fare resistenza, annunciando la loro intenzione di rimanere nell'area o, in caso di esecuzione forzata dello sgombero, di accamparsi di fronte al municipio.

La situazione è piuttosto tesa: gli operatori, coordinati dal vicequestore Luigi Marsico, si stanno confrontando con i portavoce della comunità nel tentativo di trovare una soluzione. Possibile che almeno fino a domani mattina le roulotte rimangano in via Aleardi.

Agenti e carabinieri si erano presentati al campo anche ieri e il giorno prima, avvisando i capifamiglia della necessità di abbandonare l'area. «Ci hanno ribadito che dobbiamo liberare il campo – dice Pino Saccone, uno dei capifamiglia – ma noi da qui non ce ne andiamo. Siamo per strada dopo lo sgombero di via Lazzaretto, al comune chiediamo alloggi oppure un’area in città dove poter tornare a vivere in tranquillità». A cinque famiglie (complessivamente sono 16 quelle sgomberate a novembre da via Lazzaretto) sono stati assegnati in emergenza alloggi popolari fino al 30 settembre e nei prossimi giorni dovrebbero poter accedere alle abitazioni, ma per gli altri nuclei familiari «c’è la strada», ricorda Saccone che aggiunge: «Per questo noi da qui non ci muoviamo».

Sulla vicenda interviene Cinzia Colombo, esponente di LeU e componente della rete di associazioni gallaratesi che segue il caso, «non si può continuare a trattare le persone come birilli, non si può continuare a lasciare queste famiglie con bambini per strada, il sindaco Cassani, che ha creato il danno, ora deve rimediare».