Sinti, a Gallarate scoppia la grana del campo

Nuove famiglie con roulotte arrivano sul terreno della Curia: ora sono dieci

Alcuni dei sinti che si sono insediati nell’area di via Aleardi

Alcuni dei sinti che si sono insediati nell’area di via Aleardi

Gallarate (Varese), 22 febbraio 2019 - I sinti sgomberati a novembre da via Lazzaretto vogliono rimanere a Gallarate. Non perdono occasione per ribadirlo, «siamo gallaratesi e vogliamo rimanere nella nostra città» chiedendo un’area dove sistemarsi. L’altro giorno roulotte e camper di alcune delle famiglie ancora per strada sono comparsi all’improvviso in un campo in via Aleardi. Ieri si sono aggiunte altre roulotte: le famiglie ora sono una decina. Terreno agricolo di proprietà dell’istituto diocesano che si occupa degli immobili, dato in affitto ad un privato che di fronte all’occupazione abusiva ha già presentato una denuncia.

«Stiamo monitorando la situazione – dice il sindaco Andrea Cassani – quest’azione non ci piace, hanno occupato abusivamente un’area, se il campo non tornerà libero, avvieremo l’iter per procedere con lo sgombero perché è terreno agricolo e lì non ci devono essere né camper né roulotte». Il primo cittadino non manca di replicare alle parole dei sinti, decisi a rimanere in città, «io non voglio cacciarli, pretendo però da loro il rispetto delle regole. Vogliono vivere a Gallarate? Vogliono ricomporre la loro comunità? Lo facciano ma rispettando la legge, quindi possono acquistare un terreno e sopra poi costruire le casette, pagando poi tutte le utenze come tutti i cittadini gallaratesi».

L’azione delle famiglie diventate “nomadi” dopo lo sgombero da via Lazzaretto è arrivata a sorpresa, inaspettata e ora rischia di complicare ancora di più la situazione. Nel frattempo i sinti hanno contattato l’avvocato Pia Cirillo, che aveva seguito la loro vicenda per alcuni mesi, e proprio il legale avrebbe già inviato la richiesta alla curia milanese per utilizzare il campo agricolo che gli stessi occupanti hanno ripulito dalle sterpaglie per ampliare lo spazio per roulotte e camper.

«Qui ci fermiamo finchè non ci daranno una casa – dice un capofamiglia. Al momento sono cinque i nuclei familiari, quelli che presentavano le condizioni più disagiate, ai quali sono stati assegnati gli alloggi popolari con un intervento d’emergenza, il contratto scadrà il 30 settembre. Soluzione insomma temporanea che però li toglie dalla strada. Le altre famiglie (quelle sgomberate da via Lazzaretto erano 16) sono state tutte ascoltate nei colloqui con i Servizi sociali ma al momento per loro non ci sono alloggi. Così l’altro giorno alcuni capifamiglia hanno preso la decisione di sistemare roulotte e camper nell’area agricola in via Aleardi.

Il campo è stato affittato dalla proprietà, la curia, ad un privato, che ha presentato denuncia contro l’occupazione abusiva del terreno. Saranno di nuovo sgomberati? Il sindaco parla chiaro. A sorridere è Vitaliano Ferrari, 84 anni, il patriarca della comunità, «mi sembra di essere tornato a casa, basta dormire in macchina». E ribadisce il suo desiderio «siamo gallaratesi, chiediamo solo un’area dove vivere in pace».