Gallarate, sinti senza cena. Il legale: "Spero che i magistrati mi convochino presto"

Il Comune avrebbe messo a disposizione buoni pasto, ma nessuno li ha visti

Lo sgombero al campo sinti

Lo sgombero al campo sinti

Gallarate (Varese), 8 dicembre 2018 - Aspetta l’udienza al più presto il legale dei sinti, l’avvocato Pietro Romano, «Ho depositato un ricorso urgente – fa sapere – ho messo tutto nelle mani della magistratura, spero di essere convocato presto». Il legale ha chiesto che siano ripristinate le condizioni iniziali che riguardavano l’impegno tra il comune di Gallarate e l’ albergo di Somma Lombardo, cioè «Oltre al pernottamento e la colazione, la cena - spiega - inoltre ho chiesto di dirimere la questione della scadenza dei 30 giorni per l’assistenza, scadenza che non esiste nel decreto ministeriale». Altro punto sul quale c’è confusione quello dei buoni pasto che il comune avrebbe messo a disposizione.

«Nessuno tra le famiglie sinti li ha visti – continua Romano – non è arrivata nessuna comunicazione ufficiale da parte dell’amministrazione gallaratese che riguardi questi buoni pasto, indicati solo nella comunicazione arrivata al direttore dell’albergo che a me non è stato concesso di vedere. Valgono come comunicazioni ufficiali le esternazioni del sindaco Andrea Cassani sulla sua pagina social?». Quindi niente cena servita in albergo, i sinti sia a pranzo sia per il pasto serale si arrangiano con quanto possono acquistare al supermercato e con i bambini di mezzo, prosegue Romano «non è certo una situazione tollerabile. Per questo ho presentato denuncia a carico del sindaco e dell’amministrazione comunale per maltrattamenti di minori e mancato rispetto delle convenzioni di New York e di Strasburgo che tutelano l’infanzia».

Intanto il clima nella struttura alberghiera che li ospita è tranquillo, i sinti, sgomberati dall’area in via Lazzaretto dove l’altro giorno sono arrivate le ruspe per fare piazza pulita e cancellare ogni traccia del campo, stanno in silenzio, amareggiati e preoccupati di quanto accadrà loro quando dovranno lasciare l’albergo. «Il nostro desiderio è di rimanere a Gallarate, siamo cittadini di Gallarate, i nostri figli vanno a scuola lì – ripetono due mamme, ma a Gallarate, come ha ribadito il sindaco Andrea Cassani non ci saranno più campi per loro. Nel frattempo l’Associazione nazione Rom sta organizzando una manifestazione a Gallarate per lunedì 10 dicembre. Fa sapere l’avvocato Romano «le famiglie sinti non aderiscono, quindi non ci saremo».