Gallarate, il sindaco nei guai: "Indaghino e dimostreranno la mia innocenza"

Bufera per l’apertura di un fascicolo di inchiesta che vede Andrea Cassani indagato per turbativa d’asta

Andrea Cassani con Matteo Salvini

Andrea Cassani con Matteo Salvini

Gallarate (Varese), 13 novembre 21019 - E’ bufera a Gallarate per l’apertura di un fascicolo di inchiesta che vede il sindaco Andrea Cassani indagato per turbativa d’asta a seguito di alcune dichiarazioni rese da Alberto Bilardo, ex segretario di Forza Italia a Gallarate ai magistrati milanesi, a seguito della maxi inchiesta «Mensa dei Poveri» su un presunto sistema di tangenti, appalti e nomine pilotate che ha portato a decine di indagati illustri e arresti, tra cui l’ex coordinatore provinciale di Forza Italia Nino Caianiello.

L’accusa riguarda una presunta nomina pilotata di due avvocati per un parere legale su un’azione di responsabilita’ intentata dall’ex Giunta di centrosinistra contro gli ex amministratori di una municipalizzata Amsc, tra cui Caianiello. Non solo, Bilardo ha parlato anche di una presunta nomina pilotata per la scelta di chi avrebbe redatto il Pgt di Gallarate, tutte accuse rimandate al mittente dal primo cittadino. «Cassani sapeva che questi due professionisti erano stati scelti da Forza Italia e, quindi, da Caianiello (...) questi due nomi erano stati approvati anche dal segretario generale del Comune, Nobile, uomo di fiducia di Cassani». E’ quanto ha messo a verbale Alberto Bilardo, parlando con il pm Luigi Furno, ex magistrato della Procura di Busto Arsizio e oggi a Milano. Secondo Bilardo «era in corso l’azione di responsabilità nei confronti degli amministratori dell’Amsc e della Seprio, tra i quali Caianiello e Besani» e queste cause «preoccupavano questi ultimi al punto che uno dei primi approcci con Cassani in campagna elettorale riguardava proprio il blocco di questa azione di responsabilità». Poi Bilardo ha continuato «la regia di quest’operazione era di Besani che individuò a tal fine l’avvocato Cerami e il professor Strambelli. Cassani era al corrente di questa situazione». I due legali, secondo Bilardo, sarebbero stati «scelti perché compiacenti«. Bilardo avrebbe poi parlato anche della «nomina della commissione di gara per l’aggiudicazione del servizio di redazione del Pgt di Gallarate» finalizzata «a pilotare» la stessa gara, altra accusa a carico di Cassani. «Il sindaco aveva saputo che c’era una manovra - ha detto Bilardo ai pm - per far nominare Giuliani e ricordo che mi chiese se noi volevamo che vincesse Giuliani e io gli risposi che per noi di Forza Italia Giuliani andava benissimo. Ne ho parlato poi con Caianiello di questo colloquio con Cassani».

«Rifuggo da qualsiasi addebito in questo senso, nulla è vero – ha dichiarato Cassani in merito alla presunta illegittimità della scelta relativa al redattore del Pgt - aspettiamo e sono desideroso facciano tutte le indagini del caso per poter dimostrare la mia estraneità a queste vicende». Poi Cassani ha continuato «ho dato disponibilità per essere ascoltato al più presto, ritengo giusto che la Procura faccia le indagini necessarie». Il sindaco Cassani sostiene inoltre che «che la dichiarazione “de relato” sia stata resa da chi evidentemente perseguiva un fine proprio per attenuare le proprie responsabilità per fatti gravi». Poi Cassani ha spiegato come per la controversia legata alla municipalizzata «l’affidamento che parrebbe essere oggetto dell’indagine è una gara pubblica, il mio comportamento è stato assolutamente corretto nell’interesse esclusivo dell’amministrazione che rappresento».

Il sindaco di Gallarate ha poi spiegato nel dettaglio la vicenda: «Le azioni di responsabilità Amsc e Seprio Real Estate sono state intraprese su mandato dell’ex sindaco Guenzani, che durante l’assemblea soci Amsc decise di incaricare il cda perché agisse agire nei confronti degli ex amministratori». Ha continuato il sindaco: «Se avessi voluto ritirare l’azione di responsabilità avrei potuto farlo, ho scelto di mantenere in essere l’azione lasciando all’avvocato incaricato dai passati amministratori!.