Gallarate, Forza Italia lascia la Giunta

Dopo l’inchiesta “Mensa dei poveri” passo indietro degli assessori

Il sindaco leghista di Gallarate Andrea Cassani

Il sindaco leghista di Gallarate Andrea Cassani

Gallarate (Varese), 2 giugno 2019 - Prima che fosse il sindaco Andrea Cassani (Lega) a togliere le deleghe ai due componenti di Forza Italia rimasti nell’esecutivo (il vicesindaco Moreno Carù e Isabella Peroni) dopo l’arresto dell’assessore all’Urbanistica Alessandro Petrone lo scorso 7 maggio, coinvolto nell’inchiesta milanese “Mensa dei poveri” che ha fatto scattare le manette anche ai polsi del plenipotenziario di Forza Italia in provincia di Varese, Nino Caianiello, definito dagli inquirenti il burattinaio di un sistema corruttivo in bilico tra Varese e Milano, è il gruppo consigliare azzurro ad annunciare il ritiro del partito dalla giunta.

L'annuncio della volontà di rimettere le deleghe assessorilI nella mani di Cassani già lunedì mattina è stato comunicato con una nota ufficiale degli azzurri: «Il gruppo di Forza Italia del consiglio comunale di Gallarate dopo le vicende giudiziarie che hanno interessato anche l’amministrazione ha assunto una linea politica coerente con la storia di Forza Italia. È stato ribadito in consiglio comunale che, riaffermato il principio costituzionale della presunzione di non colpevolezza, l’inchiesta, a prescindere dalle responsabilità penali, evidenzia comportamenti non condivisibili perché ispirati all’interesse personale o di terzi e non all’interesse generale.

Con tale chiara indicazione del patrimonio culturale e politico di Forza Italia, il gruppo consiliare ha votato contro la sfiducia del sindaco Cassani», si legge nella nota. I forzisti si dicono sorpresi di aver appreso da organi di stampa dell’intenzione di Cassani di procedere con il rimpasto di giunta. Di fatto lo stesso primo cittadino lo aveva abbastanza chiaramente lasciato intendere nel corso dell’assemblea dell’assise cittadina rivolgendosi ai componenti della giunta con un inequivocabile: «Nessuno si senta sicuro del suo ruolo».

«In tale situazione il gruppo, ringraziando i colleghi Carú e Peroni per l’attività svolta in giunta con costante attenzione all’interesse dei cittadini e in piena trasparenza, non comprende i motivi di tale intenzione del sindaco appena ottenuto il rigetto della mozione di sfiducia.

Il gruppo, consapevole che l’interesse dei cittadini di Gallarate debba essere perseguito in ogni occasione, ha deciso di rinunciare a possibili inserimenti in giunta assicurando il sostegno al sindaco alla giunta che vorrà comporre partecipando all’attività amministrativa del Consiglio comunale informando i cittadini delle posizioni che assumerà», conclude il comunicato dei forzisti. Fonti di palazzo indicano nei successori dei tre assessori forzisti figure di alto livello appartenenti alla società civile senza alcuna tessera di partito.