Ex macello di Varese, due vocazioni: sportiva e sociale

Palazzo Estense ha dato il via alla fase delle manifestazioni di interesse: fino all’11 marzo enti, società e privati possono presentare idee

Un futuro nuovo per l’ex macello

Un futuro nuovo per l’ex macello

Varese, 19 febbraio 2020 - Un futuro nuovo per l’ex macello civico di Varese, che passerà attraverso un percorso innovativo. Palazzo Estense ha dato il via alla prima fase, che consiste nella presentazione delle manifestazioni di interesse. Fino all’11 marzo le associazioni, gli operatori commerciali e i singoli cittadini potranno far pervenire le proprie idee. La modalità scelta dall’amministrazione è quella del "dialogo competitivo": a differenza di altri bandi di alienazione l’avviso pubblico premierà non l’offerta economica più elevata ma il progetto qualitativamente migliore. "Questo strumento – ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Andrea Civati – è già stato sperimentato a Milano e Roma all’interno di una gara internazionale chiamata Reinventing Cities. Varese è la terza città a sperimentare questa tipologia, ma la prima in Italia a portarla avanti solo con risorse proprie". Al termine di questa prima fase partecipata verrà scelto il progetto più innovativo e utile per il quartiere di Belforte. Lo step successivo sarà quello di avviare una procedura competitiva con negoziazione prevista dal codice dei contratti. Il percorso dovrebbe giungere a compimento entro la fine del 2020. Sono due le vocazioni che l’amministrazione ha individuato per il futuro della struttura: quella sportiva e quella sociale.

L’area dell’ex macello civico comprende spazi abbandonati dagli anni Ottanta per un totale di circa 30mila metri quadrati di superficie, oltre 50 mila metri cubi di volumetria e 7.500 metri quadri di superficie coperta. L’obiettivo è rilanciare un’intera zona, quella di Belforte, così vicina al comparto delle stazioni dove è già partito l’intervento di riqualificazione voluto dal Comune. Tra le finalità c’è proprio quella di migliorare la connessione tra il quartiere e il centro della città. L’ex macello e l’area del masterplan stazioni messe insieme costituiranno il più grande piano di rigenerazione urbana che coinvolgerà Varese nei prossimi anni. Un altro aspetto cruciale è quello sociale. "Il recupero che abbiamo in mente – sottolinea l’assessore ai Servizi sociali Roberto Molinari – deve unire la riqualificazione urbanistica dell’ex macello, indispensabile dopo oltre 30 anni di degrado, allo sviluppo di funzioni utili per la collettività e i cittadini del quartiere". Al fianco del Comune c’è KCity, società che ha sviluppato le indagini territoriali e sociali nel quartiere di Belforte. "Anche Varese – commenta il direttore tecnico Paolo Cottino – si inserisce in un trend internazionale che è quello di utilizzare il patrimonio sfitto e dismesso come risorsa non soltanto per far cassa ma anche e soprattutto per veicolare interventi a vantaggio dei quartieri".