Tragedia della funivia di Monteviasco: dieci a processo

Rinviati a giudizio dieci degli 11 indagati, a tre anni dall’incidente costato la vita a un manutentore

La funivia di Monteviasco

La funivia di Monteviasco

Varese - Sono stati rinviati a giudizio dieci degli undici indagati con l’accusa di omicidio colposo in seguito all’infortunio mortale che costò la vita a Silvano Dellea, manutentore della piccola funivia di Monteviasco, morto il 12 novembre 2018, stritolato nell’impianto. Chiuso l’incidente probatorio sulla "predella"utilizzata da Dellea, ieri pomeriggio l’esito: il manufatto era del tutto inadeguato.

Il giudice per le udienze preliminari, Anna Giorgetti, ha quindi deciso il rinvio a giudizio per praticamente tutti gli indagati: i consiglieri della cooperativa che gestiva l’impianto, il direttore d’esercizio, l’ex sindaco di Curiglia con Monteviasco, i funzionari del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il progettista della revisione generale. Unico assolto uno dei soci della cooperativa che si era dimesso prima del tragico incidente. Dellea era molto conosciuto nella zona, agente della Polizia locale di Maccagno con Pino e Veddasca, era legato alla funivia, dove lavorava come manutentore esperto. Ieri dunque il rinvio a giudizio di 10 imputati, il 7 marzo 2022 si aprirà il dibattimento in tribunale a Varese con i famigliari della vittima, assistiti dall’avvocato Corrado Viazzo, costituitisi parte civile. "Tutto ciò che i miei assistiti chiedono – commenta il legale – Sono verità e giustizia".

La funivia "Ponte di Piero-Monteviasco" è aperta al pubblico dal 1989 e collega Curiglia all’abitato di Monteviasco con un tragitto di pochi minuti con cui vengono coperti i circa 400 metri di dislivello fra la stazione di partenza e quella di arrivo. Dal giorno del tragico incidente è stata bloccata, quindi l’unico collegamento è il ripido sentiero, frequentato nella bella stagione da molti escursionisti. Fondamentale in questi tre anni per garantire i rifornimenti agli abitanti della frazione, una decina, per lo più anziani, la collaborazione dei carabinieri di Dumenza che più volte alla settimana percorrendo il sentiero raggiungono il borgo con i generi di prima necessità. Un isolamento che comincia a intravedere la fine: conclusi tutti gli accertamenti richiesti nell’indagine, per fare chiarezza sulle cause del tragico infortunio, ha preso il via nel mese di settembre il cantiere per il ripristino della funivia. Lavori che dovrebbero concludersi entro l’inverno quindi dovrà essere anche identificato il nuovo gestore dell’impianto, poi la funivia potrà riprendere il suo servizio.