Monteviasco, la funivia ora funziona. Ma non si trova il gestore

Monteviasco, una decina di abitanti nell’Alto Varesotto, ancora tagliata fuori Per l’impianto rimesso a norma è andata deserta la manifestazione d’interesse

La funivia di Monteviasco

La funivia di Monteviasco

Monteviasco (Varese)  -  Da più di tre anni Monteviasco è senza una funivia. Il piccolo borgo montano dell’Alto Varesotto, frazione di Curiglia con Monteviasco, è rimasto senza un collegamento con il fondovalle nel novembre 2018, quando il manutentore Silvano Dellea perse la vita mentre era al lavoro sull’impianto. Da allora la funivia è rimasta ferma, isolando le poche persone che risiedono nelle case di pietra, meno di una decina e quasi tutti anziani.

Negli ultimi mesi si sono completati gli attesi lavori svolti dalla ditta specializzata Doppelmayr per la messa a norma dell’impianto prima della riapertura. Dal punto di vista tecnico dunque sarebbe tutto pronto per rimettere in moto le cabine, ma rimane ancora un ostacolo non da poco: l’individuazione di un gestore che prenda in carico il funzionamento della funivia. Un passaggio che risulta più complicato di quanto fosse prevedibile, tanto che l’Amministrazione comunale si rivolge alle istituzioni per trovare una soluzione al problema. Le manifestazioni di interesse pubblicate dal Comune non hanno infatti ricevuto risposta da operatori del settore.

Con un messaggio social Nora Sahnane, sindaco di Curiglia con Monteviasco, ha informato i suoi concittadini: "Brutte notizie purtroppo per la gestione della nostra funivia. Non si è fatto avanti nessun soggetto interessato e la manifestazione d’interesse è andata deserta. Abbiamo chiesto alla Regione un incontro. Da parte dell’Amministrazione c’è il massimo impegno per avere di nuovo il servizio di Tpl, e ovviamente l’attenzione nel tenere tutti informati sui prossimi passi da compiere".

L’obiettivo è sbloccare una situazione che rischia di prolungare ulteriormente un’attesa durata già oltre 3 anni, oltretutto con l’impianto pronto a tornare in funzione. In Regione ha raccolto l’invito il consigliere varesino di Lombardia Ideale Giacomo Cosentino, che da tempo segue la vicenda: "La nostra competenza era stanziare fondi per la messa a norma dell’impianto e Regione ha messo a disposizione oltre 400mila euro. Ora possiamo farci promotori di un confronto con l’Agenzia del Tpl, il Comune e i nostri funzionari per capire quali potrebbero essere le strade percorribili".

L’incontro richiesto dal sindaco si terrà già nei prossimi giorni. In quella sede si valuteranno le opzioni percorribili e si ragionerà anche sul perché un impianto sì periferico ma appena rimesso a norma e con numerose potenzialità turistiche non sia in grado di attirare l’interesse economico di eventuali gestori. Nel frattempo Monteviasco continuerà a essere raggiungibile solo con la mulattiera di 1.400 gradini.