Varese, un ragazzo 'speciale' accolto dai carabinieri

Il sogno di Filippo è diventato realtà

Filippo mentre riceve il tesserino dell'Associazione Carabinieri

Filippo mentre riceve il tesserino dell'Associazione Carabinieri

Varese, 20 settembre 2018 - Filippo è un ragazzo “speciale”, con il sogno di far parte dell’Arma dei carabinieri. Finalmente questo sogno è diventato realtà grazie alla grande sensibilità del comando stazione di Arcisate e di tutto il comando provinciale con il comandante provinciale Claudio Cappello coinvolto in prima persona.

Prima dell’estate Filipppo aveva fatto visita ai carabinieri di Arcisate. Invitato dal maresciallo Gaspare Amoroso, si era anche intrattenuto a pranzo in caserma, ha incontrato il comandante del reparto operativo dei carabinieri di Varese, Federico Ninni, al quale ha rivelato questo suo desiderio, pur ammettendo di essere cosciente di non riunire i requisiti necessari. Nella circostanza l’ufficiale ha promesso al ragazzo che avrebbe trovato un modo per farlo entrare a far parte della prestigiosa famiglia alla quale ambiva. Da ieri può dire di farne parte. Con una cerimonia che si è svolta presso il comando provinciale carabinieri di Varese, alla presenza del colonnello Cappello e di una rappresentanza degli ufficiali della sede e della stazione carabinieri di Arcisate, il presidente della sezione dell’Associazione nazionale carabinieri di Varese, Roberto Leonardi, accompagnato dal segretario della sezione del capoluogo Gaetano Cometa, lo ha formalmente nominato “socio simpatizzante”, consegnando nelle sue mani copia del tesserino dell’Associazione Nazionale Carabinieri. "L’entusiasmo coinvolgente e il senso dello Stato con il quale Filippo, accompagnato dalla sua mamma, ha ringraziato per avergli voluto attribuire tale carica in seno all’Associazione Nazionale Carabinieri di Varese, è stata nuova linfa per i militari in servizio e per il personale dell’associazione - ha detto Leonardi - l’Arma è aperta. L’Arma è vicina ai cittadini, Filippo è un ragazzo straordinario. Siamo qui per lui".