Ferno, il sindaco Gesualdi in aula: "Sono innocente". La minoranza chiede le dimissioni

Consiglio comunale straordinario per il primo cittadino indagato per voto di scambio

Il sindaco Gesualdi

Il sindaco Gesualdi

Ferno (Varese) - Erano attese le dichiarazioni del sindaco di Ferno Filippo Gesualdi, indagato per voto di scambio politico–mafioso, in apertura l’altra sera del Consiglio comunale. Il primo cittadino ha ribadito la sua estraneità ai fatti che gli sono contestati nell’ambito dell’indagine della Dda di Milano. Ha sottolineato "non ho favorito nessuno, tantomeno ho fatto promesse a soggetti malavitosi. Affronterò le accuse e mi difenderò con assoluta certezza di riuscire a chiarire la vicenda; ho assolutamente fiducia nella magistratura che riuscirà a confermare la mia estraneità a questa assurda vicenda".

Intorno a Gesualdi, esponente di Fratelli d’Italia, partito dal quale dopo la notifica si è autosospeso, fa quadrato la maggioranza che lo sostiene. Gli esponenti dell’opposizione sui banchi consiliari non hanno potuto l’altra sera replicare alla comunicazione del sindaco, ma preparano iniziative. Massimo Regalia capogruppo di "Cambiare Ferno" ha già annunciato che per il prossimo Consiglio comunale presenterà la richiesta di dimissioni, anche la lista Lega-Piantanida per Ferno potrebbe avanzare la stessa richiesta. Regalia lo aveva già fatto già nel 2019 dopo l’arresto di Enzo Misiano, allora consigliere comunale a Ferno in quota Fratelli d’Italia, coinvolto nell’inchiesta Krimisa che ha smantellato la locale di ‘ndrangheta di Lonate Pozzolo – Legnano con numerosi arresti tra Lonate, Ferno e Legnano. Misiano l’altro giorno si è visto confermare in Appello la condanna a 8 anni e 8 mesi. L’amministrazione di Ferno è di nuovo nell’occhio del ciclone ma al momento Gesualdi resta al suo posto.