Lockdown, bambini reclusi in casa: c'è la favola al citofono

Il burattinaio Elis Ferracini gira Busto Arsizio per raccontare storie “a distanza”: "Regalo un po’ di serenità ai piccoli costretti a rinunciare all’aria aperta"

Elis Ferracini in un recente spettacolo

Elis Ferracini in un recente spettacolo

Busto Arsizio (Varese), 25 novembre 2020 - Come in una favola, i burattini dell’Allegra Brigata di Elis Ferracini attendono di essere risvegliati per poter tornare a raccontare le loro storie a bambini e adulti, nei teatri e nelle piazze. Come nelle favole c’è un cattivo, un mostro, in questo caso il Coronavirus, che bisogna sconfiggere. I personaggi del burattinaio bustocco, Fanfurla e Cencio, che da anni percorrono l’Italia in lungo e in largo, affascinando con le loro avventure un pubblico senza età, per ora continuano il loro sonno, chiusi nel baule dell’artista. Ma Ferracini non è rimasto inattivo: la domenica mattina, infatti, si propone come narratore di “favole al citofono”. E le richieste da parte dei genitori sono già numerose.

Com’è nata questa iniziativa? "L’ispirazione è arrivata dal grande maestro Gianni Rodari, con le sue “Favole al telefono”. Quest’anno si celebra il centenario della sua nascita in un momento molto particolare, che costringe alla distanza tra persone, che priva, e sembra un paradosso, della libertà di correre e di giocare all’aperto soprattutto i bambini, che devono restare in casa. Io sono un papà, vedo questa condizione in mio figlio, pensando ai piccoli chiusi in casa che ho deciso di proporre la lettura al citofono delle favole di Rodari, che tanto hanno da insegnarci. La proposta, in collaborazione con la cooperativa Il villaggio in città, sta avendo una positiva accoglienza. Stanno arrivando molte richieste, e nello stesso tempo insegnanti e genitori si stanno proponendo di collaborare come narratori. Si sta creando davvero un popolo di sognatori al citofono".

Come accolgono la lettura della favola al citofono i bimbi? "Molto bene. Sono incuriositi, si divertono. Abituati al mondo digitale, riscoprono la bellezza di una voce che racconta e chissà che questo non spinga papà e mamme a riprendere libri di favole in mano e leggerle".

In questo momento le mancano i suoi “compagni di viaggio” dell’Allegra brigata, Fanfurla e Cencio? "Certo, ma arriverà il momento in cui, sconfitto il “mostro Covid”, potremo tornare nei teatri e nelle piazze per raccontare storie, per far riflettere e sorridere. Intanto la domenica mattina, quando racconto le favole di Rodari al citofono le loro anime sono con me, la mia voce di narratore è la loro voce".

Cosa insegnano in questi tempi segnati dalla pandemia le favole di Rodari? "È un’opera è senza tempo, la sua scrittura accompagna in profonde riflessioni e apre alla possibilità di costruire in meglio. In fondo è quello che ci attende, passato questo momento. La sfida è il dopo Covid, dovremo essere capaci di traghettare al di là delle difficoltà attuali il meglio della nostra umanità".

Per prenotare una favola al citofono si può inviare un’email a venerdi@ilvillaggioincitta.it.