Busto Arsizio, famiglia sfrattata: la casa è un’auto

I genitori di 60 e 55 anni e tre figli giovani: da giorni la loro residenza è in un parcheggio

Il dormitorio alla stazione di Busto, dov’era stato trovato un alloggio temporaneo

Il dormitorio alla stazione di Busto, dov’era stato trovato un alloggio temporaneo

Busto Arsizio (Varese) - Un lavoro e una casa: è quanto chiede una famiglia di Busto Arsizio, papà e mamma, rispettivamente 60 e 55 anni, tre figli, 34,33 e 26 anni, dall’altro giorno per strada, senza più un tetto sopra la testa, costretta a lasciare l’alloggio in quanto l’ immobile verrà messo all’asta. Hanno raccolto le loro cose, senza un posto dove andare, ieri erano ancora parcheggiati davanti a un supermercato, con l’auto, il riparo notturno, in attesa che la situazione in cui si trovano possa trovare soluzione. L’amministrazione comunale, che sta seguendo la vicenda, aveva offerto loro la possibilità di trascorrere la notte al rifugio per senza tetto , nella zona della stazione, ma non hanno accettato la soluzione- tampone.. Spiega l’assessore all’Inclusione sociale Osvaldo Attolini: "Siamo impegnati con i nostri uffici a trovare una soluzione, il momento è particolarmente drammatico, la ricerca è particolarmente difficile, la situazione della famiglia poi è aggravata dalla morosità, in passato non ha pagato l’affitto, quindi non può accedere al bando per l’assegnazione di alloggi popolari".

Già nel 2019 lo stesso nucleo familiare, sfrattato, per alcuni mesi aveva dormito in macchina, non avendo una casa, poi era stato trovato un alloggio e si era sistemata. Ma ora è di nuovo per strada, dopo aver lasciato libero l’appartamento che verrà messo all’asta. "Lancio un appello ai proprietari privati – continua l’assessore – il problema ci riguarda come collettività, il comune da solo non può farcela, per questo chiedo ai privati di darci una mano, di mettere a disposizione un’abitazione, come amministrazione noi garantiamo l’intervento per le spese". Al momento solo il figlio maggiore della coppia lavora, il papà (in passato ha lavorato in fabbrica) era fino a poco tempo fa destinatario del sussidio di disoccupazione e ora cerca una nuova occupazione, come pure gli altri due figli. L’amarezza è tanta, ci sono stati altri momenti difficili, superati, con dignità oggi chiedono di essere aiutati, hanno bisogno di una casa e di un lavoro. Intanto per i genitori ci sarà un’altra notte da trascorrere in auto.