REDAZIONE VARESE

L’esercito alle frontiere per rafforzare i controlli. La Svizzera ne discute

Proposta del Partito popolare

Il confine tra Italia e Svizzera è attraversato da decine di migranti ogni giorno

Varese, 22 agosto 2015 – Frontiere blindate in Svizzera contro i profughi. A dirlo, dopo che nei mesi scorsi il presidente del governo ticinese, il leghista Norman Gobbi, aveva avanzato l’ipotesi di una chiusura momentanea dei valichi, è ora, in perfetto stile bipartisan, un dossier del Partito popolare democratico elvetico che discuterà nella prossima assemblea del partito, in programma nel Vallese, una serie di misure per frenare all’afflusso di profughi in Svizzera. 

Il documento prevede anche l’impiego dell’esercito alle frontiere, in particolare proprio in Ticino, sorta di Lampedusa svizzera incuneata tra le province di Varese e Como da dove il flusso di migranti, dopo essere arrivato a Milano dalle nostre isole, cerca di raggiungere il Nord Europa. L'esercito nel dossier dovrebbe essere utilizzato per migliorare i controlli alle frontiere aiutando così il corpo delle Guardine di confine da tempo bisognoso di rinforzi proprio in Ticino. La proposta sarà discussa il 29 agosto. Se sarà accolta sarà presentata al Parlamento a settembre.

Da gennaio a maggio 3.150 persone in situazione irregolare sono state fermate in Ticino su un totale di 7mila in Svizzera. In maggioranza sono eritrei, somali e nigeriani, e l’85% di loro chiede asilo. Dall’inizio dell’anno a fine giugno sarebbero 1.900 le persone rispedite in Italia sulla base di un accordo del 1998. Di queste, 490 nella prima metà di giugno. Le guardie di confine ticinesi sono sotto pressione per i passaggi alle frontiere divenuti eccezionali con la nuova ondata di migranti salpata dalle coste libiche. Nel solo 2014 il corpo, in Canton Ticino, ha fermato centocinquanta sospetti passatori al confine con Varese e Como, fra loro alcuni professionisti e diversi improvvisati che cercavano con questa tratta di uomini di raggranellare qualche soldo, tra i 200 e i 300 euro a persona. Un numero triplicato rispetto al 2013. I clandestini individuati nel corso del 2014 nel Cantone sono stati invece un totale di 7.300, una ventina al giorno, un dato che corrisponde a circa la metà dei clandestini individuati sull’intero territorio nazionale elvetico - un totale di 14.265 soggiorni illegali - quando erano stati 6.000 nel corso del 2013.