Emergenza casa a Busto C’è il bando ma non basta

Messi a disposizione 37 alloggi popolari da parte di Aler e Comune. In città la pandemia ha acuito una crisi già esistente da anni

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di Rosella Formenti

L’emergenza casa è uno dei problemi più complessi da risolvere, la crisi economica causata dalla pandemia ha peggiorato situazioni già difficili e sono in aumento i nuclei familiari che non riescono a pagare l’affitto. C’è bisogno in città di abitazioni con affitti calmierati che consentirebbero con la collaborazione dei proprietari privati che al momento hanno alloggi sfitti, di risolvere almeno in parte il problema casa. Intanto un segnale importante arriva con l’apertura del bando per l’assegnazione di alloggi popolari: sono 37 gli appartamenti che saranno assegnati a partire dal mese di luglio.

Gli interessati hanno tempo fino al 6 giugno per presentare la documentazione richiesta e la domanda utilizzando la piattaforma informatica regionale www.serviziabitativi.servizirl.it Gli appartamenti di proprietà comunale da assegnare sono 4 mentre 33 sono di Aler,complessivamente gli alloggi popolari presenti in città sono 1862 (1393 di Aler, 469 del Comune), per buona parte sono occupati, altri invece sono interessati da lavori di manutenzione. Dunque un’opportunità per chi ha i requisiti richiesti e attende una casa. Spiega l’assessore all’Inclusione sociale Osvaldo Attolini "Le unità abitative disponibili vengono pubblicate sulla piattaforma online, quindi si possono reperire tutte le informazioni necessarie, dalla superficie al numero dei locali dalla presenza dell’ascensore o di barriere architettoniche al tipo di riscaldamento".

Dopo aver visionato sul portale gli alloggi, la persona o il nucleo familiare interessato può indicare fino a un massimo di cinque appartamenti rispondenti alle proprie necessità. Una volta chiuso il bando, il 6 giugno è la scadenza per presentare la domanda, verrà stilata una graduatoria che per due settimane potrà essere oggetto di osservazioni da parte dei partecipanti, quindi sarà pubblicata la graduatoria definitiva, seguita dalla verifica dei requisiti e infine l’atto finale, atteso dagli interessati, l’assegnazione dell’alloggio. Da sottolineare che presentare per primi la domanda non porta alcun vantaggio perché per la graduatoria finale, una volta verificate le documentazioni, contano i requisiti. Conclude l’assessore Attolini: "I primi alloggi dovrebbero essere assegnati a luglio", un momento atteso da chi in questi giorni sta presentando la domanda per partecipare al bando con il quale si cerca di contenere l’emergenza abitativa che è stata aggravata dalla crisi economica causata dalla pandemia che ha toccato molte famiglie.