Doveva essere un palaghiaccio, è terra di nessuno

Per l’immobile di via Magenta concepito come albergo è stata trovata la soluzione: diventerà uno spazio sociale

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Palazzi rimasti incompleti, abbandonati, in attesa di essere strappati al degrado e riqualificati: non mancano in città. Il primo esempio in via Magenta: doveva essere un albergo, ma da anni l’immobile (di proprietà di un istituto bancario) è solo una testimonianza triste di abbandono. Ma la situazione per la struttura è destinata a cambiare grazie al progetto annunciato a settembre che lo trasformerà in un condominio di housing sociale. A presentarlo una società privata che ha vinto un bando regionale da 858mila euro destinati alla ristrutturazione dell’edificio nel quale saranno ricavati 47 alloggi, venti dei quali saranno a disposizione del comune per le esigenze dei servizi sociali.

Resta invece ancora in situazione di abbandono il palazzo di quattro piani in via Arnaldo da Brescia, mai completato, di fronte all’ingresso dell’ospedale, ora cerca un acquirente: il complesso è infatti in vendita, toccherà dunque al nuovo proprietario riqualificarlo eliminando lo scenario di degrado. Anche in centro città, in via Zappellini angolo vicolo Landriani, fa "brutta mostra" di sé un altro edificio residenziale, in origine di prestigio, progetto mai arrivato al termine e purtroppo negli anni frequentato da senza tetto, balordi e tossicodipendenti.

In attesa di conoscere quale sarà il suo futuro è la struttura che si affaccia sul Sempione, nel rione di Beata Giuliana: il Palaghiaccio, progetto nato nel 2007 con un accordo tra provincia di Varese e comune di Busto Arsizio. Da dieci anni è uno scheletro di cemento, avvolto dal degrado. Sembrava poter essere recuperato all’interno del progetto presentato da un pool di imprese private per realizzare il Campus dello sport che invece non si farà.

Rosella Formenti