Doveva aprire a fine settembre La casa di comunità si fa attendere

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"Abbiamo scelto simbolicamente la giornata del 30 settembre, per lanciare questa campagna. A fine settembre infatti avrebbe dovuto aprire i battenti la Casa della Comunità di via Fiume, come previsto dall’Azienda Socio Sanitaria Territoriale "Valle Olona" e annunciato a mezzo stampa dal sindaco Augusto Airoldi qualche mese fa. Un’apertura che non avviene, per ora". Sono le parole della Società della cura del Saronnese che annuncia una raccolta di 500 firme in giro per la città. "L’apertura della Casa di Comunità quando avverrà – proseguono gli attivisti - vedrà la struttura di sanità pubblica territoriale voluta dalla legge nazionale e finanziata dal Pnrr gestita a Saronno da un soggetto privato: la cooperativa "Medici Insubria".

Si tratta solo dell’ultimo schiaffo ad una sanità pubblica territoriale pesantemente depauperata nel corso degli anni, come vediamo ogni giorno da alcune situazioni che sono sotto gli occhi di tutti". Dal gruppo anche una nota di biasimo per la situazione del presidio di piazzale Borella: "Abbiamo un ospedale cittadino che sopravvive a stento, con reparti nevralgici chiusi o ampiamente sotto organico, dove le sostituzioni del personale mancante vengono effettuate con personale privato e dove sempre più servizi sono esternalizzati, mentre i dipendenti fuggono verso la sanità privata e convenzionata".

Da queste considerazione la raccolta firme affinchè oltre all’attivazione della Casa di Comunità "l’ospedale di Saronno veda i suoi servizi mantenuti e rafforzati sia in strutture che personale. Un impegno rimasto solo sulla carta".

Sara Giudici