Una violenta lite con tanto di lancio di molotov, che non ha raggiunto l’obiettivo verso cui era stata indirizzata. È un episodio preoccupante, che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi, quello che si è verificato a Busto Arsizio l’altra sera. La polizia di Stato ha indagato sei uomini, tra i quali due minorenni, e due donne a vario titolo per tentato furto, lesioni personali aggravate e detenzione di congegni micidiali portati in luogo pubblico.
L’indagine è partita dopo che il 23 luglio è stata segnalata una lite in un negozio tra i dipendenti e alcuni clienti. Gli agenti hanno trovato i dipendenti del negozio bisognosi di urgenti cure mediche, tanto da far intervenire due ambulanze. Dalla ricostruzione degli investigatori è emerso che tre ragazzi, che avevano tentato di rubare un profumo di poco valore, erano stati sorpresi dai dipendenti e quindi allontanati.
Poco dopo però si era presentato il padre di uno dei minorenni, a contestare un comportamento a suo parere eccessivamente aggressivo nei confronti del figlio. Ne è scaturita una violenta lite, con percosse e pugni tra i dipendenti del negozio e il padre, che nel frattempo era stato raggiunto dal figlio e dai suoi amici. Quando questi si sono allontanati, contro il negozio è stata scagliata una bottiglia riempita di benzina e incendiata, che però si è infranta sul marciapiede e le cui fiamme si sono estinte in pochi secondi, senza raggiungere oggetti infiammabili e senza ferire nessuno.
Il giorno successivo un dipendente del negozio e uno dei minorenni hanno sporto le rispettive querele in commissariato per le lesioni subite.
Gli agenti della polizia di Stato hanno approfondito la vicenda e ricostruito in modo dettagliato l’accaduto, anche grazie alla visione dei filmati registrati dalle telecamere di sorveglianza interna del negozio. Ne sono emerse chiare responsabilità per reati procedibili d’ufficio nei confronti di ciascuno dei sei adulti coinvolti, che dovranno rispondere al Tribunale di Busto Arsizio dei reati di tentato furto, lesioni personali aggravate e detenzione di congegni micidiali portati in luogo pubblico. I due più giovani invece saranno giudicati dal Tribunale per i Minorenni di Milano.