Futuro digitale e sostenibilità: la linea dei giovani imprenditori varesini

Gli esponenti di Univa guardano ai fondi europei e propongono dove investire per evitare fughe di talenti

Giorgia Munari

Giorgia Munari

Varese, 4 dicembre 2020 - Per il rilancio post Covid Varese guarda all’Europa. Il piano europeo “Next Generation Eu” può essere un’occasione importante anche per il territorio prealpino per costruire una politica del lavoro inclusiva per le giovani generazioni. È stato questo il tema al centro dell’assemblea annuale del Gruppo Giovani Imprenditori di Univa, che si è riunita ieri in modalità digitale.

"Abbiamo un’occasione senza precedenti – ha detto Giorgia Munari, presidente del gruppo – per investire nella scuola, elevare le conoscenze e le capacità digitali dei nostri studenti e rendere il nostro territorio attrattivo per i futuri talenti". La strada indicata dai giovani industriali è quella della formazione post diploma degli Its, gli istituti tecnici superiori. "Da una parte – osserva la presidente – abbiamo una disoccupazione giovanile nazionale al 30%, dall’altra parte abbiamo un’offerta di tecnici che escono dai percorsi post-diploma degli Its insufficiente rispetto alle richieste delle imprese, soprattutto sul fronte delle competenze digitali. Dobbiamo investire per ridurre questo gap". Ma formare le persone non basta: occorrono strumenti per mantenere le giovani menti sul territorio. Un problema per Varese che deve competere con un mercato del lavoro come quello svizzero. "Siamo una provincia di confine – continua Munari – sappiamo più di altri, insieme alle province della fascia pedemontana, cosa vuol dire la fuga dei talenti".

I giovani imprenditori insistono poi sull’importanza della sostenibilità, un tema che trova d’accordo anche il presidente di Univa Roberto Grassi. "L’impresa sostenibile – ha affermato – è quella che riesce a rivestire il ruolo di cerniera di trasmissione tra presente e progresso. Una parola, quest’ultima, progresso, che, più di altre, deve essere sinonimo di futuro". A fare da sfondo all’assemblea i dati congiunturali dell’economia varesina. A ottobre il ricorso delle imprese del varesotto alla cassa integrazione è aumentato del 295% rispetto a settembre, e nei primi 10 mesi dell’anno il monte ore totale è cresciuto del 798% rispetto allo stesso periodo del 2019.