"Da tre anni aspettiamo i sensori antivibrazioni sul ponte della Becca"

Lo chiede a Provincia e Anas il presidente del Comitato . Fabrizio Cavaldonati

MEZZANINO (Pavia)

"È dal 2019 che chiediamo l’attivazione dei sensori: ora che i lavori di riverniciatura sono finiti, che fine hanno fatto i sensori?". Fabrizio Cavaldonati, presidente del Comitato Ponte Becca, oltre all’aspetto dei pilomat che negli ultimi 24 mesi sono stati in funzione solo per 10, lasciando di fatto via libera al pur vietato transito dei mezzi pesanti, come sottolineato nell’esposto presentato in Procura, ricorda un altro strumento di prevenzione, sempre per la sicurezza strutturale del vecchio ponte. Alle richieste dei sensori nel 2019, Vittorio Poma, allora presidente della Provincia (prima che la competenza di strada e ponte passasse ad Anas), in una delle semestrali assemblee pubbliche del Comitato Ponte Becca aveva risposto che i sensori erano stati acquisiti, ma non ancora messi in funzione per gli imminenti lavori di riverniciatura, che hanno poi avuto tempi dilatati, dall’inizio del 2020 terminati solo lo scorso agosto (con le campate centrali rimaste escluse da quel lotto di lavori). "Erano stati acquistati e non installati - si chiede Cavaldonati - o già installati e non messi in funzione? Ci piacerebbe saperlo da Provincia e Anas, perché anche i sensori ci sembrano importanti per tenere sotto controllo le vibrazioni". Vibrazioni temute a tal punto da giustificare il ben funzionante tutor con limite a 50 chilometri orari per le auto in transito.

Stefano Zanette