Cubetti di porfido anziché asfalto a coprire le buche

Nel cuore storico di Busto si lavora per risolvere l’annoso guaio delle mattonelle deteriorate

È al centro polemiche da quasi vent’anni, da quando per piazza Vittorio Emanuele II, nel cuore storico della città, si cominciò a parlare di una grande riqualificazione che avrebbe cancellato il degrado e rilanciato la zona. Un’importante società immobiliare ha completato il complesso residenziale di prestigio che si affaccia sulla piazza, ci sono appartamenti signorili e negozi, spazi in parte ancora da affittare.

Tutto a posto, dunque? Non proprio: la piazza, inaugurata nel novembre 2018, richiede ora di sistemare i cubetti di porfido deteriorati. Di recente le buche create dalla mancanza delle mattonelle sono state coperte con asfalto, come soluzione temporanea. Ora invece si lavora per risolvere una volta per tutte il problema. Il cantiere, assicurano dal Comune, sarà chiuso prima dell’avvio delle scuole per evitare disagi al vicino liceo classico Crespi. Intanto non mancano le polemiche, come accade da anni per la piazza che dal 1958 e fino al 2010 accoglieva il monumento ai Caduti in guerra, poi trasferito in piazza Trento e Trieste. Un trasloco forzato, in quanto il progetto in origine prevedeva la realizzazione di un parcheggio sotterraneo, poi rimasto nel cassetto. E oggi tra i cittadini c’è chi davanti all’ennesimo cantiere per riparare la pavimentazione scuote la testa: "Il monumento doveva rimanere al suo posto, hanno rifatto la piazza e a che cosa è servito? Oggi qui c’è il deserto e certe presenze che di sera creano problemi".

R.F.