Coronavirus, medici 'sentinelle' in aeroporto a Malpensa

Supporteranno personale già presente nello scalo agli arrivi dei voli diretti dal gigante asiatico

Virus cinese (foto Ansa)

Virus cinese (foto Ansa)

Malpensa (Varese), 27 gennaio 2020 - Si attende solo la pubblicazione del bollettino in Gazzetta ufficiale e la firma dei contratti. Poi arriveranno  i medici ' sentinelle' che supporteranno il personale già in campo negli aeroporti di Malpensa e Fiumicino per i controlli ai passeggeri in arrivo dalla Cina. La missione è quella di provare a 'sbarrare la strada' al nuovo coronavirus cinese. Una missione - a quanto apprende l'AdnKronos Salute - da 40 euro lorde l'ora per 38 ore settimanali e una paga che, calcolando le detrazioni, per un mese dovrebbe essere intorno ai 3.700 euro netti.

In campo scenderanno non solo camici bianchi, ma anche infermieri in uguale numero, dopo la formazione che si è già svolta oggi nella Capitale. Martedì ci sarà una seconda giornata di convocazioni. Fra i dottori, alla chiamata (la Federazione italiana medici di medicina generale Fimmg si era mobilitata anche via social per i 'reclutamenti') hanno risposto in particolare medici di medicina generale e giovani del Corso di formazione in medicina generale. "Attendiamo l'ufficializzazione - spiega un 'camice' - ma ci è stata anticipata l'attività che dovremo svolgere in affiancamento al personale in loco, che è già impegnato nell'attività di monitoraggio in maniera efficiente su arrivi e partenze".

Al momento gli operatori saranno impiegati agli arrivi dei voli diretti dalla Cina. Le 'nuove leve' faranno quanto previsto dalle procedure vigenti sui controlli e sono state preparate sulla corretta gestione dei casi sospetti e sul follow up a lungo termine necessario ad esempio per rilevare eventuali situazioni di malattia in incubazione che dovessero verificarsi nei 14 giorni successivi all'arrivo in Italia (e qui il fulcro è il numero verde 1500). Nel caso remoto in cui si dovessero manifestare sintomi in volo fra viaggiatori partiti dalla Cina e imbarcati da scali internazionali in aerei diretti in uno degli aeroporti del Paese, i voli in questione verranno fatti atterrare a Fiumicino e Malpensa, che sono da considerare gli aeroporti di riferimento. 

I camici bianchi e gli infermieri che si occuperanno dei controlli dovranno raccogliere eventuali sintomi presentati dai viaggiatori, come febbre, mal di gola, tosse e così via. E se dovesse configurarsi un caso sospetto si predisporrà l'invio ai centri di riferimento, l'ospedale Sacco di Milano e l'Istituto Spallanzani di Roma e. Il trasferimento avverrà evitando al massimo i contatti con altre persone e nelle strutture i possibili pazienti hanno una corsia dedicata. I camici 'in prima linea' sono stati anche istruiti sugli strumenti da adottare per la propria sicurezza: lavaggio delle mani, mascherine e così via. "E' un'occasione - racconta chi ha risposto alla chiamata - per svolgere un'attività per il Paese ed essere remunerati facendo qualcosa di stimolante. Possiamo così mettere a disposizione la nostra professionalità per questa situazione".