Cento profughi accolti in città In programma corsi d’italiano e sostegno anti-trauma ai bimbi

Sono un centinaio al momento i profughi ucraini accolti in città. L’altra sera un momento di confronto per fare il punto e valutare i prossimi interventi nell’incontro organizzato in collaborazione con l’Associazione Aubam ai Molini Marzoli con il sindaco Emanuele Antonelli, Paola Reguzzoni, assessore all’Inclusione sociale, e Fabio Prevedello, presidente dell’Associazione culturale europea Italia-Ucraina Maidan.

Al momento sono 33 gli ucraini (bambini e madri) seguiti dal Comune, alloggiati nella Casa Don Lolo, all’oratorio San Giuseppe e in un appartamento comunale. Aubam, attiva da decenni nel promuovere soggiorni terapeutici per i bambini di Chernobyl, ha accolto finora 40 ucraini tra mamme e bambini, ospitati in città e in alcuni Comuni della zona, nelle famiglie che già li avevano accolti in passato. A questi si aggiungono gli arrivi in autonomia, come le famiglie ospitate da privati, giunte già nei primi giorni del conflitto. Nel corso dell’incontro è emersa la necessità di alloggi per far fronte ai prossimi arrivi e quella dello screening anti-Covid con tamponi.

"Le persone arrivate non parlano la nostra lingua – ha detto l’assessore Reguzzoni – abbiamo pensato di organizzare corsi di italiano, fondamentali per i bambini e il loro inserimento a scuola". I bambini vanno poi aiutati a superare il trauma, importanti le attività già avviate con la parrocchia di San Giuseppe. Per Aubam – ha spiegato il presidente Antonio Tosi – l’impegno a promuovere una raccolta fondi destinati agli ospedali pediatrici in Ucraina.

R.F.