I più bravi costruttori di robot? Sei giovani studenti di Castellanza

I ragazzini conquistano le finali di Sydney. E aprono una colletta

Tino e Tina i due cestini intelligenti creati dagli studenti di Castellanza

Tino e Tina i due cestini intelligenti creati dagli studenti di Castellanza

Castellanza, 9 giugno 2019 -  I loro coetanei i robot sono abituati a vederli sullo schermo del cinema o sui monitor dei computer. Loro, invece, i ragazzi della terza media della scuola Leonardo da Vinci di Castellanza, cittadina della Valle Olona, ne hanno costruiti addirittura due. Invenzioni che hanno permesso di vincere la gara nazionale Robocup 2019 e di staccare il biglietto per la finale intercontinentale di Sydney, dal 3 al 7 luglio. Alla felicità del successo ha fatto seguito la preoccupazione per la trasferta. Come pagare l’oneroso viaggio in Australia? Finora, facendo anche ricorso alle risorse della scuola, sono arrivati i soldi necessari ad acquistare i biglietti aerei. Per raccogliere il necessario per il soggiorno è scattata ora una raccolta fondi.

I giovani - Federico Foà, capitano della squadra; Antonio Fiamingo, Ludovica Forloni, Ludovica Galuppi, Ayush Kumar e Giulia Spanò - hanno trionfato nella competizione a San Giovanni Valdarno, grazie a Tino e Tina, i robot cestini. Vaga somiglianza con R2-D2, il piccolo droide della saga Guerre Stellari, “ingentiliti” da un fiocco azzurro e rosa per distinguerne il sesso, gli automi dialogano sul palco con due attori in carne e ossa, parlando di raccolta differenziata della carta e ambiente. Un allestimento che ha stregato i giudici, pronti a premiare la squadra TecnoTeam guidata dall’insegnante di tecnologia Emanuela Da Ronch e supportata dallo studente universitario Luca Tartaglia.

«Siamo veramente contenti per il risultato ottenuto alla gara nazionale – dice la docente – realizzare il progetto è stata un’esperienza importante, un percorso in cui siamo stati sostenuti dall’amministrazione comunale e dalle famiglie, genitori e nonni che ci hanno spronato». La vittoria tricolore ha aperto la porta alla partecipazione ai Mondiali di robotica australiani. Ma il viaggio costa. «Abbiamo già ricevuto alcune somme da parte di associazioni – dice la docente Emanuela Da Ronch – ma siamo lontani dal raggiungimento della cifra necessaria. Speriamo di trovare altri amici che ci aiutino, per i ragazzi sarebbe la realizzazione di un bel sogno. E chissà, potrebbe anche arrivare il titolo mondiale». Chi intende partecipare alla raccolta fondi può inviare una mail a questo indirizzo: vaic81700p@istruzione.it, specificando Contributi mondiali Sydney e la somma che si vuole donare.