Cassinetta, i metalmeccanici: "Il lavoro non si tocca"

Otto ore di sciopero e presidio ai cancelli della Whirpool di Cassinetta. Oltre al tema licenziamenti anche troppe crisi aziendali aperte

Chi è rimasto a Biandronno ha comunque seguito la manifestazione di Roma

Chi è rimasto a Biandronno ha comunque seguito la manifestazione di Roma

Varese - I lavoratori del settore metalmeccanico della provincia di Varese hanno osservato ieri due ore di sciopero in occasione della giornata di mobilitazione indetta da Cgil, Cisl e Uil dal titolo "Il lavoro non si tocca". Un’iniziativa organizzata in seguito allo sblocco dei licenziamenti voluto dal Governo, che ha sortito già le prime conseguenze con alcune aziende e multinazionali che hanno avviato le procedure per licenziare centinaia di lavoratori. 

"Si tratta di decisioni inaccettabili – dicono i sindacati – che colpiscono l’insieme del mondo del lavoro, che vanno contrastate con fermezza da tutti i metalmeccanici per difendere l’occupazione, il reddito dei lavoratori e impedire la riduzione della capacità industriale del Paese". Diversi i temi caldi al centro dello sciopero. Oltre ai licenziamenti, la riforma degli ammortizzatori sociali e la richiesta di dare soluzioni positive alle crisi aziendali aperte, fino ad arrivare al Pnrr: le parti sociali chiedono di vincolare gli investimenti a un’occupazione stabile e a un lavoro in salute e sicurezza. Rivendicazioni che i sindacati hanno lanciato ieri mattina dalla Whirlpool di Cassinetta di Biandronno, dove si è svolto un presidio dalle 10 alle 12 alla presenza dei delegati delle varie aziende metalmeccaniche del Varesotto. La sede non è stata scelta casualmente: ieri si svolgeva infatti in contemporanea la manifestazione a Roma da parte dei lavoratori della multinazionale del bianco, ancora una volta impegnati in difesa del piano industriale del 2018, in seguito all’annuncio del licenziamento dei dipendenti della fabbrica di Napoli. Anche una delegazione dei lavoratori di Cassinetta ha partecipato all’evento nella capitale. Chi è rimasto a Biandronno ha partecipato a distanza con 8 ore di sciopero e il presidio agli ingressi. Negli ultimi due anni a Cassinetta sono state una novantina le ore di mobilitazione. "Sicuramente c’è una preoccupazione che riguarda tutti i siti per l’affidabilità sugli accordi firmati – spiega Chiara Cola, rsu Uilm Whirlpool – Oggi in primis riguarda Napoli, ma la preoccupazione è che possa in futuro riguardare altri stabilimenti. Per questo bisogna tenere alta l’attenzione".