Malpensa, il paese "fantasma" verrà abbattuto: al posto delle case un prato verde

Gli edifici furono abbandonati per l’espansione dello scalo

Le case delocalizzate tra i Comuni  di Ferno, Somma Lombardo e Lonate Pozzolo

malpensa varese case delocalizzate.

Malpensa (Varese), 23 giugno 2017 - Tempi rispettati: tra meno di un mese, a metà luglio, le ruspe cominceranno i lavori per abbattere le ultime case delocalizzate. Entro il mese di dicembre di quest’anno l’intervento sarà concluso. Si avvia dunque alla chiusura un capitolo lungo e complesso nelle vicende del territorio che convive con Malpensa, e che hanno interessato tre comuni - Ferno, Lonate Pozzolo e Somma Lombardo - penalizzati dal rumore degli aerei, con migliaia di persone costrette a trasferirsi altrove a causa dell’inquinamento acustico. Fondamentale l’attenzione e la collaborazione con la Regione Lombardia e l’assessore regionale al Territorio Viviana Beccalossi, che dall’inizio del suo mandato è stata particolarmente attenta alla problematica. 

"E' una promessa mantenuta", aveva detto l’esponente della Giunta regionale nella sua visita ad aprile a Ferno. A disposizione per l’intervento 3,9 milioni di euro del Fondo di rotazione Malpensa. Come già avvenuto nella prima fase delle demolizioni, le aree interessate dall’abbattimento degli edifici saranno in un primo momento ripristinate a verde con opere di mitigazione. Dunque ancora poche settimane d’attesa e poi le ruspe torneranno in attività a Ferno, Lonate Pozzolo e Somma Lombardo per fare piazza pulita di 104 immobili: 59 a Lonate Pozzolo, 33 a Somma Lombardo e 12 a Ferno. Complessivamente, compresi gli edifici ancora da abbattere, sono stati 250 gli immobili da demolire, tutti acquisiti dalla Regione Lombardia con i due bandi di delocalizzazione (2004 e 2007) inseriti nell’accordo quadro. "Alla fine ce l’abbiamo fatta - dice Mauro Cerutti, ora vicesindaco di Ferno – ci stiamo avvicinando alla chiusura di una vicenda pesante per i cittadini, che sono stati costretti al trasferimento, e per il territorio che ha subito il disagio e che ora attende un piano di rilancio. Nel nostro territorio comunale siamo riusciti a salvare cinque edifici che abbiamo destinato a sedi di associazioni. Restano come ricordo di come era il nostro paese prima della delocalizzazione". 

Con le ruspe le ultime case abbandonate da anni saranno abbattute. "Ci sarà il vuoto davanti ai nostri occhi - continua Cerutti – l’auspicio è che quel vuoto in un futuro, non tanto lontano, abbia un contenuto per valorizzare i nostri Comuni. Confido nella collaborazione con Somma Lombardo e Lonate Pozzolo, con la Regione e Sea per disegnare il rilancio di queste aree. Mettiamoci al più presto intorno a un tavolo per cominciare a valutare idee e proposte". Tra le idee per rilanciare le aree delocalizzate quella di promuovere centri d’eccellenza per il terziario e opportunità formative sempre in relazione alla presenza di Malpensa.