Cargo city inghiottirà la brughiera Legambiente: "Basta col cemento"

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È preoccupante lo scenario illustrato da Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia, che l’altro giorno a Gallarate ha incontrato gli attivisti impegnati nel territorio varesino per fare il punto della situazione riguardo ai temi che da anni preoccupano chi da tempo è impegnato nella salvaguardia dell’ambiente. Al centro del confronto lo sviluppo di Malpensa con l’ampliamento di cargo city che "inghiottirà" 44 ettari di brughiera, il progetto del nuovo collegamento ferroviario dal Terminal 2 alla linea del Sempione di Rfi, il nuovo ospedale unico di Busto Arsizio – Gallarate e le nuove opere viarie, il futuro dunque è disegnato da colate di cemento e di asfalto. Dall’analisi degli ambientalisti emerge che nella provincia di Varese, ha fatto rilevare Meggetto "Negli ultimi cinque anni sono stati consumati 168 ettari, l’equivalente di una cinquantina di campi da calcio ogni anno." Un dato su cui invitano a riflettere, guardando soprattutto alla "minaccia" rappresentata dall’allargamento del polo delle merci a Malpensa che sacrificherà altri 44 ettari di verde in un’area che invece deve essere salvaguardata proprio per il fatto che rappresenta un habitat naturalistico unico. Ma il futuro consumo di suolo tocca anche il nuovo collegamento ferroviario dal Terminal 2 alla linea del Sempione, i cui lavori sono cominciati alcune settimane fa: se ne andranno altri 37 ettari. Anche l’ospedale unico di Busto Arsizio Gallarate, che sarà realizzato nel rione di Beata Giuliana, consumerà suolo, 16 ettari, 34 ettari invece quelli che saranno sacrificati alla variante alla Ss341, progetto contro il quale ha espresso decisa contrarietà il neonato Comitato Salvaguardia dei boschi di Samarate. R.F.